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Renzi “apre” sui capilista bloccati: disposto a eliminarli

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verso i gazebo

Renzi “apre” sui capilista bloccati: disposto a eliminarli

(Ansa)
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«È molto strano quello sta avvenendo ma ho totale fiducia nella magistratura». Così l’ex premier Matteo Renzi, ospite della puntata di “Porta a Porta” (Rai 1) che andrà in onda stasera commenta la notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati del capitano del Noe, Giampaolo Scafarto, accusato di faso dalla procura di Roma in quanto autore di un'informativa nell'ambito dell'inchiesta Consip in cui avrebbe attribuito ad Alfredo Romeo e non a Italo Bocchino una frase intercettata relativa ad un incontro con il segretario Pd. Oltre a commentare gli sviluppi dell’inchiesta che coinvolge il padre Renzi “apre” sui capilista bloccati, dicendosi disponibile a sciogliere uno dei nodi che ha finora frenato il confronto sulla riforma della legge elettorale: «Sono disponibile a togliere i capilista bloccati, non ho problema a mettere a faccia per prendere i voti».

Caso Consip: «La verità viene sempre a galla»
«Non abbiamo nulla da nascondere - sottolinea Renzi sempre parlando dell’inchiesta Consip - sarebbe facile per me venire qui oggi e dire, essendo in corso un'indagine per falso, “avete visto...”, niente di tutto questo, chiedo come cittadino che tutti abbiano totale fiducia nella magistratura e lo dico oggi che è più facile di due mesi fa perché credo che la verità viene sempre a galla». Sul capitolo inchiesta Consip l’ex premier ribadisce di non credere « nei complotti e nelle manovre», ma «nella giustizia», e che occorre «aspettare le sentenze». Certo, conclude, «se le sentenze le fanno i giornali o i politici è problema per tutti. Dobbiamo aspettare i magistrati e se un carabiniere non risponde è un problema suo, io credo nell'Arma dei Carabinieri».

L’E-news dell’ex premier: «Abbassare le tasse non è storytelling»
Alla viglia del Def 2017, che sarà approvato dal Consiglio dei ministrii convovocato per domani pomeriggio, il segretario dem rilancia lanche a “narrazione” delle misure in cantiere e dei fondi destinati al rilancio dell’economia («non solo avevamo lasciato un buco da 3 mld ma abbiamo lasciato un tesoretto di 47 md di euro, è il fondo per gli investimenti che avevamo messo da parte»), che sono anche i temi dell’E-News di Renzi diffusa oggi. Chiusa la convenzione nazionale il segretario dem rilancia nella newletter i temi della campagna verso i gazebo, a comincire dalla buone notizie sul fronte dell’economia. I dati economici di questa settimana, si legge, « sono tutti molto buoni, a cominciare dalla produzione industriale di oggi con il più 1% e confermano il trend degli ultimi mesi. Le misure di sostegno alla crescita e all'economia di questi mille giorni, le misure delle varie leggi di Bilancio hanno cambiato il segno all'Italia passando dalla crisi alla ripartenza. Ancora la strada è lunga ma la direzione è quella giusta». «Abbassare le tasse e ridurre la burocrazia, lottare contro l'evasione attraverso la digitalizzazione e soprattutto creare un clima di fiducia non è storytelling», assicura Renzi, ma è «l'unico modo per rilanciare l'Italia. I risultati lo stanno dimostrando. Io dico che dobbiamo farlo ancora di più. Avanti, insieme».

Legge elettorale, tornati alla palude
Nei pensieri rivolti ai simpatizzanti l’ex premier torna sull'elezione di Torrisi alla presidenza della prima commissione a Palazzo Madama. «In questa settimana si è consumato un fatto molto grave a livello istituzionale. I franchi tiratori del Senato - a volte ritornano - hanno scelto per la commissione della legge elettorale un candidato di Ncd con l'appoggio di Grillo, Berlusconi, Salvini e della sinistra radicale. Tutti insieme, appassionatamente. Bene. Anzi male. Però questa è banalmente una conseguenza del no al referendum: siamo tornati alla palude. Purtroppo il Pd può farci ben poco perché è minoranza. Vediamo che cosa proporranno loro e se finalmente ci spiegheranno a cosa sono favorevoli loro: troppo facile dire solo no. Buon lavoro, li giudicheremo dai fatti, senza polemiche».

Legge elettorale: Renzi apre, resta nodo coalizioni

Errore aver lasciato spadroneggiare M5S in rete
Sulla rete «in questi anni abbiamo lasciato che il Movimento Cinque Stelle con la propria azienda di riferimento spadroneggiasse. È stato un errore clamoroso di sottovalutazione, me ne assumo la responsabilità. Per questo abbiamo lavorato duro nelle ultime settimane alla piattaforma Bob e ad altre novità che mostreremo in modo graduale. Intanto però c'è la prima app». Così Matteo Renzi, nell'e-news, spiega l'obiettivo dell'applicazione. «Tiene in contatto in modo semplice quelli che vogliono darci una mano. Ci sono contenuti, materiali informativi, sondaggi, notizie», spiega l'ex leader Pd lanciando la mobilitazione in vista delle primarie del 30 aprile.

Orlando: è Renzi ad aver bombardato quartier generale
Stamattina Andrea Orlando, ministro della Giustizia e candidato alle primarie Pd, intervistato a Mix 24 ha intanto replicato a chi chiedeva di commentare l'invito (dell'ex premier) a evitare che chi perderà alle primarie «bombardi il quartier generale con i distinguo». «Io non l'ho mai fatto, a lui qualche volta è capitato», «io - prosegue Orlando - ho scelto di puntare sull'unità del Pd e sull'unità del centrosinistra come condizione per non perdere le prossime elezioni. Noi abbiamo una linea che se portata avanti in questo modo rischia di portarci a una sconfitta alle prossime amministrative prima e poi alle politiche».

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