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Uber non sarà più illegale da lunedì, il Tribunale sospende…

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accolta la sospensiva

Uber non sarà più illegale da lunedì, il Tribunale sospende lo stop

Uber potrà continuare a operare in Italia, almeno per ora: il Tribunale di Roma ha accolto la richiesta di sospensiva della multinazionale americana sull'ordinanza con la quale il 7 aprile aveva dichiarato illegittime le modalità con cui esercita il noleggio con conducente, imponendo lo stop su tutto il territorio nazionale da lunedì prossimo, 17 aprile.

La partita non si chiude qui: la sospensiva è solo il primo passo del reclamo con il quale Uber si è opposta all'articolata ordinanza della Sezione specializzata in materia d'impresa del Tribunale della capitale. In sostanza, la decisione di oggi riguarda solo il riconoscimento del fatto che nell’immediato potrebbe essere causato un danno irreparabile. Sia alla collettività (perché si tratta di un servizio di trasporto) sia su Uber stessa e sugli autisti che con essa operano.

Così non è detto che alla fine il reclamo non sia comunque respinto, per cui il divieto di operare non debba diventare operativo in futuro.

Però la sospensiva può anche essere interpretata come un segno di un possibile esito favorevole a Uber: nelle precedenti occasioni in cui la multinazionale ha chiesto sospensive di provvedimenti sfavorevoli, non ha visto accolta la propria richiesta. I provvedimenti passati, comunque, riguardavano in particolare Uber Pop, cioè il servizio svolto da autisti estemporanei, che suscità molte più perplessità giuridiche rispetto agli altri servizi, che sono più vicini alla modalità di noleggio con conducente, regolarmente riconosciuta dalla legge.

Ora si passa alla discussione sul merito della questione, che dovrà portare a decidere se confermare o no l’illegittimità di Uber sancita dall’ordinanza del 7 aprile. Il prossimo round ci sarà il 5 maggio, data per la quale è stata fissata l’udienza per la discussione. Interverranno anche i legali di Altroconsumo, associazione di consumatori che è entrata nel giudizio al fianco di Uber, «per per tutelare i diritti e la libertà di scelta dei cittadini italiani».

In generale, tutte le associazioni dei consumatori sono a favore di Uber. L’Unione nazionale consumatori ha commentato che ora la partita è soprattutto politica, perché la magistratura non può supplire con le proprie decisioni al vuoto legislativo determinato sulla materia dall’obsolescenza della legge-madre (che risale al 1992). Occorre però vedere se il Governo avrà la forza di imporre una propria linea su una questione così delicata, che coinvolge il consenso di una categoria influente come quella dei tassisti.

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