Il Ddl all’esame dell’aula di Montecitorio, di poche righe, ha come primo firmatario il responsabile giustizia del Pd, David Ermini. Un provvedimento che cerca una soluzione di compromesso su un tema che divide profondamente la politica. Il testo non interviene direttamente sull’articolo 52 del Cp ma modifica invece l’articolo 59 che disciplina le circostanze del reato, attenuanti o aggravanti. In particolare viene aggiunto un comma in base al quale nella legittima difesa domiciliare è sempre esclusa la colpa della persona che usa un’arma «legittimamente detenuta» se sussiste la presenza simultanea di due condizioni: quando l’errore è conseguenza del «grave turbamento psichico» che deve essere «causato dalla persona contro la quale è diretta la reazione». Circostanza per cui non esiste però alcun automatismo e che deve comunque essere sottoposta all’esame dell'autorità giudiziaria, caso per caso