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La Cassazione ferma i referendum su voucher e appalti

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l’ordinanza

La Cassazione ferma i referendum su voucher e appalti

Arriva lo stop della Cassazione ai referendum su voucher e appalti. Per accendere il semaforo rosso, l’ufficio centrale per i referendum della Suprema corte ha atteso la legge di conversione del decreto legge (il n.25/2017) con cui a marzo il governo Gentiloni ha deciso di cancellare le regole al centro dei quesiti per sminare il campo dal “rischio-urne”.

Da un punto di vista politico il «fermi tutti» sui referendum messi in calendario per il 28 maggio era scontato, perché le norme del Jobs Act sui voucher e la responsabilità negli appalti non sono più nell’ordinamento dopo l’intervento del decreto legge. Finora, però, le Prefetture avevano continuato a chiedere ai Comuni di avviare tutte le procedure che portano alle urne, dall’aggiornamento delle liste elettorali alla predisposizione degli spazi per la propaganda, perché il blocco ufficiale dei quesiti sarebbe avvenuta solo con la legge di conversione: in punta di diritto infatti, in caso di inciampi della legge di conversione, il decreto sarebbe decaduto riaprendo la strada alle consultazioni.

Insieme alla decisione dei giudici è arrivata anche la circolare del Viminale che chiede a tutti di fermare le macchine. Il «referendum fantasma», insomma, esce definitivamente di scena. Ora tocca alla politica rimettere in piedi delle regole per gestire i lavori brevi e la catena delle responsabilità negli appalti, ma questa è tutta un’altra partita e non si annuncia breve.

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