Alitalia nel 2004 è in piena crisi ma con 21.294 dipendenti e una flotta di 157 aerei, più altri tre ordinati. Nel 2006, con il titolo azionario precipitato a poco più di un euro e mezzo dai dieci euro del 2001, Prodi tenta una seconda privatizzazione indicendo una gara per il 30,1% (poi innalzato al 39,9%) del capitale azionario, in modo da far scattare per l’acquirente l’obbligatorietà dell’Opa. Ma la gara fallisce per il progressivo ritiro degli interessati, che rinunciano dopo aver visto i conti della compagnia. La situazione precipita e il 30 agosto 2007 viene varato un “piano di sopravvivenza” che prevede il ritorno all’hub unico di Fiumicino e l’abbandono di Malpensa.