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1/9 Nuova legge elettorale / Mattarellum

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    DAL MATTARELLUM AL PROVINCELLUM

    Dal Mattarellum al Provincellum: tutti i sistemi di voto nel cilindro dei partiti

    Mattarellum, Mattarellum 2.0, Porcellum, Italicum, Italikos, Consultellum, Democratellum, Legalicum e Provincellum. Negli ultimi 20 anni i partiti politici hanno preso in prestito i nomi più disparati per indicare le loro leggi elettorali preferite. Spesso rendendo incomprensibile ai cittadini capire gli effetti dei differenti sistemi di voto.

    Sergio Mattarella nel 1993
    Sergio Mattarella nel 1993

    1/9 Nuova legge elettorale / Mattarellum

    E' la legge elettorale con cui si è votato alle politiche dal 1994 al 2005. Il nome deriva dall'allora deputato Dc Sergio Mattarella (attuale presidente della Repubblica) che fu relatore alla legge. Sia alla Camera che al Senato il 75% dei seggi è ripartito con un sistema di collegi uninominali maggioritari a turno unico: vince il seggio il candidato (sostenuto da una o più lista) che ottiene più voti. Il sistema favorisce i grandi partiti (o i grandi partiti in grado di raccogliere attorno a loro una ampia coalizione di liste) e i partiti con forte radicamento territoriale. Per attribuire il restante 25% di seggi, alla Camera gli elettori ricevono una seconda scheda dove scegliere tra un elenco di partiti (non sono previste preferenze ma le liste di candidati dei partiti sono bloccate) . Il 25% dei seggi è attribuito così su base proporzionale a livello nazionale (i seggi sono distribuiti in proporzione a i voti ottenuti) tra le liste che hanno superato il 4%. Per favorire le liste minori e compensare l'effetto maggioritario dei collegi, vengono sottratti alle liste i voti che hanno permesso l'elezione del loro candidato nei collegi uninominali. Al Senato, il restante 25% dei seggi viene attribuito, in ciascuna regione, ai migliori secondi candidati non eletti nei collegi uninominali (anche qui il sistema serve a compensare l'effetto maggioritario dei collegi).

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