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9/9 Nuova legge elettorale / Provincellum

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    DAL MATTARELLUM AL PROVINCELLUM

    Dal Mattarellum al Provincellum: tutti i sistemi di voto nel cilindro dei partiti

    Mattarellum, Mattarellum 2.0, Porcellum, Italicum, Italikos, Consultellum, Democratellum, Legalicum e Provincellum. Negli ultimi 20 anni i partiti politici hanno preso in prestito i nomi più disparati per indicare le loro leggi elettorali preferite. Spesso rendendo incomprensibile ai cittadini capire gli effetti dei differenti sistemi di voto.

    (Marka)
    (Marka)

    9/9 Nuova legge elettorale / Provincellum

    E' il sistema elettorale con cui si è votato per l'elezione del presidente della provincia e del consiglio provinciale dal 1993 al 2011 (quando è stata cancellata l'elezione diretta). Il presidente della provincia è eletto direttamente dai cittadini. Ogni candidato presidente è collegato a una lista o a una coalizione di liste. Si può votare direttamente il presidente o la lista collegata al presidente (in questo caso il voto è esteso anche al presidente). E' eletto presidente il primo candidato che supera il 50% più uno dei voti. Se nessun candidato supera questa soglia, si va al ballottaggio due settimane dopo tra i primi due candidati. Le liste collegate al candidato eletto presidente ottengono il 60% dei seggi. I seggi sono ripartiti tra le liste in proporzione ai voti ottenuti. Per attribuire i seggi, il territorio provinciale è diviso in collegi e in ogni collegio una lista o gruppo di liste presenta un solo candidato. Una volta stabilito a livello provinciale quanti seggi devono essere attribuiti a ogni lista, questi vengono attribuiti ai candidati partendo da quelli che hanno ottenuto la percentuale di voto maggiore nel rispettivo collegio. Essendo la ripartizione dei seggi su base provinciale, si può anche dare il caso di un collegio che elegge più consiglieri o il caso di un collegio che non esprime nessun consigliere. Il sistema è un compromesso tra chi non vuole i collegi uninominali maggioritari a turno unico (i seggi sono comunque ripartiti con sistema proporzionale su base provinciale) e chi non vuole le liste bloccate (i cittadini esprimono il voto indicando il candidato prescelto e non sono obbligati a scegliere solo il partito).

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