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Caos rifiuti a Roma, cambio al vertice Ama: via amministratore unico, arriva cda a tre

Cambio ai vertici Ama, la società che si occupa della gestione dei rifiuti a Roma. Mentre non accenna a placarsi lo scontro politico sull’emergenza immondizia nella Capitale. In Ama è in arrivo un nuovo Cda a tre che sostituirà l’attuale amministratore unico Antonella Giglio. Per le tre cariche di presidente, ad e del terzo componente sono pervenuti al Campidoglio 140 curricula. Il presidente della commissione Ambiente Daniele Diaco (M5S) ha spiegato che Giglio non ha presentato il curriculum, sottolineando che il dg Stefano Bina, «non è nel Cda, e resta». Diaco ha precisato che il cambio al vertice è precedente alla crisi dei rifiuti. Eppure si è parlato spesso in questi mesi di dissapori tra Bina e Giglio e di confusione in azienda sulla ripartizione dei poteri.

Galletti: piano rifiuti Comune non dà soluzioni
«Il piano per la gestione dei rifiuti recentemente approvato dalla Giunta capitolina, pur prefiggendosi obiettivi ambiziosi in tema di raccolta differenziata e di recupero, non fornisce soluzioni concrete per
la gestione sostenibile del ciclo dei rifiuti in questa fase e nel transitorio fino al raggiungimento di tali obiettivi» ha detto il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, rispondendo alla Camera a una interrogazione sulla situazione dei rifiuti nella Capitale. Per il ministro, le criticità sulla gestione dei rifiuti di Roma Capitale che continuano «a riprodursi in modo ciclico» sono dovute «al persistere di problematiche come la carenza impiantistica». Il ministro ha ricordato che oggi Roma fa percentuali di raccolta differenziata di poco superiori al 40% e avvia a smaltimento circa 500.000 t/anno, contribuendo a saturare le volumetrie di discarica delle altre province regionali o extraregionali, data la mancanza di una discarica di servizio». Non solo. Nel Lazio sono operativi 2 impianti di termovalorizzazione, San Vittore e Colleferro. «Quest’ultimo - ha spiegato Galletti - attualmente opera a ridottissimo regime. Roma è costretta a portare fuori dal proprio territorio di competenza circa 197.000 t/anno di rifiuto umido verso gli impianti del Nord Italia». Criticità sono segnalate anche sul trattamento nei Tmb che «risentono dell’operatività a regime ridotto del complesso impiantistico». E attualmente Roma Capitale invia circa 110-120 t/giorno dei propri rifiuti in impianti austriaci, un quantitativo che presumibilmente verrà raddoppiato per sopperire alle attuali problematiche di raccolta». «Ma il ricorso al trasporto transfrontaliero dei rifiuti all’estero - ha concluso il ministro - non può essere una soluzione, ma solo una risposta emergenziale: se fosse una logica di sistema, il risultato sarebbe una procedure d’infrazione europea».

Renzi: su rifiuti in piazza per la città
Ieri il segretario dem Matteo Renzi ha annunciato una iniziativa Pd con t-shirt gialla e ramazza. «Domenica ripuliamo Roma», ha annunciato, tacciando la giunta capitolina di “incapacità”. Oggi è tornato sulla questione con un tweet: «Le #magliettegialle domenica in piazza per Roma. Nessuna polemica, solo pulizia”. Il leader Pd ha anche ritwittato un messaggio diretto al Campidoglio dal presidente della Regione Nicola Zingaretti sul tema dello smaltimento rifiuti: «Aiuteremo la città come sempre, ad ora non c'è nessuna proposta», scrive Zingaretti.

Zingaretti: porte spalancate a proposte impianti rifiuti
«Ribadisco che se ci sono proposte per nuovi impianti di smaltimento rifiuti per Roma le nostre porte non sono aperte ma spalancate» ha detto il presidente
della Regione Lazio Nicola Zingaretti a margine di una iniziativa al San Camillo. «Il tema è salvare Roma - ha aggiunto - perché le altre province sono tutte in equilibrio». Ma la Regione ha aggiunto che «nessuna richiesta di autorizzazione per nuovi impianti è arrivata dal Campidoglio alla Regione Lazio». «Tra noi non ci sono tifosi delle discariche e amanti degli inceneritori, ne faremmo volentieri a meno se avessimo qui e oggi una alternativa. Ma non è così. La stessa Roma Capitale ammette la necessità di impianti di smaltimento» ha aggiunto l’assessore re ai Rifiuti della Regione Lazio Mauro Bruschini, che ha annunciato anche l’impegno della Regione a dare nel più breve tempo possibile l’autorizzazione chiesta dalla giunta Raggi allo spostamento del tritovagliatore mobile dell’Ama da Rocca Cencia al Municipio di Ostia. La Regione chiede al Campidoglio di presentare al più presto un piano che eviti l’emergenza. Altrimenti, se la soluzione non arriverà non è esclusa la nomina di un commissario.

Raggi: vergogna rifiuti in strada, ma da Ue no a discariche
La sindaca Raggi ha replicato così su twitter al governatore del Lazio: «Zingaretti le nostre porte sono sempre aperte a incontri ma intanto sblocchi le autorizzazioni sulla sua scrivania». Il Campidoglio punta, a lungo termine, su un piano che non prevede nuovi inceneritori o discariche ma punta tutto sulla differenziata fino al 70% e nuovi impianti di compostaggio. «I rifiuti in strada sono vergognosi. I cittadini hanno ragione - ha scritto oggi Raggi su Facebook - Per questo ci stiamo impegnando senza sosta. Gli impianti Ama sono già al lavoro 24 ore su 24 per una pulizia straordinaria. Abbiamo messo in campo una task force per evitare cassonetti stracolmi e ringrazio i dipendenti dell'Ama
che stanno lavorando in questi giorni». E ancora: «l’Europa ha già detto no nuove discariche ed inceneritori. Noi andiamo in quella direzione, a differenza
di qualcun altro»

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