“Puliamo insieme la città” è lo slogan di Matteo Renzi per colpire gli avversari del Movimento 5 Stelle nel punto per loro più sensibile: l’amministrazione di Roma e le difficoltà della sindaca Virginia Raggi, alle prese da giorni con una città in cui i rifiuti invadono le strade. Da qui l’annuncio di ieri dell’ex premier: «Domenica 14 maggio le Magliette gialle - il simbolo del Pd che sta sul territorio e coniuga valori alti e progetti concreti - sbarcheranno a Roma». La campagna è stata rilanciata oggi attraverso il profilo Twitter del segretario del Pd con il repescaggio di uno spot istituzionale del dicembre 1983: quello con protagonisti i calciatori dell’As Roma freschi di scudetto che in una strada dell’Aventino, al posto del pallone si passano una lattina che finisce in un secchione. «Nessuna polemica. solo pulizia. Questo ve lo ricordate?» è la domanda retorica che accompagna il tweet. Una scaltra mossa di marketing che potrebbe trasforsmi in un autogol viste le tensioni intorno alla squadra giallorossa per i dissaporti tra il capitano Francesco Totti e l’allenatore Luciano Spalletti.
Le #magliettegialle domenica in piazza per #Roma. Nessuna polemica, solo pulizia. Questo ve lo ricordavate?
– Matteo Renzi(matteorenzi)
L’operazione nostalgia toccherà comunque il cuore di molti tifosi romanisti, soprattutto i meno giovani. Che non si sono dimenticati quello spot e soprattutto il formidabile squadrone che conquistò il meritato secondo scudetto della sua storia nella stagione 1982/1983: nel video si vedono Falcao, Graziani, Nappi, Cerezo e Bruno Conti autore del “gol” con la lattina. Ma è pur vero che quel ricordo arriva in un momento molto turbolento per i fan della Magica. Domenica – proprio durante l’operazione pulizia voluta dall’ex premier – si giocherà l’atteso match Roma-Juventus con la coda di polemiche che stanno spaccando la città divisa a favore dell’allenatore Spalletti o del capitano Francesco Totti schierato pochissimo in questa stagione che potrebbe essere l’ultima per uno degli ultimi campioni del mondo del 2006 ancora in campo. Il clima nella sponda giallorossa è sicuramente diverso da quello degli anni ottanta. E un nuovo scudetto a meno di clamorosi capitomboli dell’odiata (sicuramente a Roma) “Vecchia Signora” del calcio è praticamente un miracolo.
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