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Dossier Al decollo l’innovazione italiana di Easysnap

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    Dossier | N. 15 articoliRapporto Impresa 4.0

    Al decollo l’innovazione italiana di Easysnap

    Una nuova generazione di macchine per il packaging che utilizzano una tecnologia innovativa per l’apertura di confezioni monodose pre-incise - destinate principalmente all’industria alimentare, farmaceutica e cosmetica - che consentono la massima sicurezza e una erogazione controllata del prodotto evitando anche gli sprechi. Si chiama Pulsar 351 ed è stata messa a punto da Easysnap Technology, piccola azienda del Bolognese (l’anno scorso ha raggiunto 6 milioni di fatturato) che ha portato una novità interessante nel mondo del confezionamento industriale dopo aver brevettato Easysnap, confezione semirigida che si apre piegandosi a metà con una solo mano.

    Alla nuova macchina, che può realizzare monodose in sei diversi formati, ha collaborato per la parte tecnologica la multinazionale tedesca Siemens. «Si tratta di un’innovazione che rende più accessibile e sostenibile il confezionamento con Easysnap – spiega Alessio Bonizzato, communication e marketing manager di Easysnap Technology – con quattro configurazioni diverse progettate per soddisfare le necessità dell’industria alimentare e del non food».

    L’azienda, nata nel 2003, dispone di una sede commerciale a Modena, di due stabilimenti a San Giovanni in Persiceto, nel Bolognese, e ha un profilo internazionale. Con circa una sessantina di dipendenti, esporta quasi il 95% della produzione e ha tra i propri clienti colossi della cosmesi come il gruppo francese Clarins e, nel campo dell’igiene e della salute, la multinazionale statunitense Gojo. I principali sbocchi all’estero sono costituiti oltre che dagli Stati Uniti e dall’Europa, dal Giappone e dal Sudafrica, dall’India e dal Sud Est asiatico.

    In Italia, invece, serve nel settore del food Ponti (aceto balsamico) ed Enervit (integrazione alimentare). «Con la tecnologia Easysnap – prosegue Bonizzato - abbiamo inventato un nuovo modo di aprire le confezioni industriali. Con la nuova macchina, che rappresenta la terza fase evolutiva della nostra produzione, utilizzando lo stesso stock di materiale plastico semplifichiamo il processo produttivo per ottenere formati di varie dimensioni». Il risultato è un impianto con una capacità di 320 confezioni al minuto (con formati che vanno da 0,1 a 30 millilitri) che grazie a un digital twin, un modello digitale concepito da Siemens per assistere l’azienda emiliana, può essere anche customizzato. Siemens ha anche fornito l'hardware di automazione per la movimentazione e tutta la parte di interconnessione con il cloud.

    «Pulsar 351 oggi è una sintesi di tutti i temi dell’industria 4.0», dice Massimiliano Galli, responsabile Business segment general motion control di Siemens Italia. Il gigante tedesco è presente in più di 200 Paesi. Tra i primi al mondo anche nel mercato delle apparecchiature biomedicali, conta oltre 350mila dipendenti, con un fatturato che sfiora gli 80 miliardi di euro.

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