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Dossier Non solo banda larga, gli operatori tlc evolvono

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    Dossier | N. 15 articoliRapporto Impresa 4.0

    Non solo banda larga, gli operatori tlc evolvono

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    Per poter implementare progetti di industria 4.0 vincenti è necessario un presupposto fondamentale: la presenza di infrastrutture di rete che consentano scalabilità, accessibilità e sicurezza. È proprio la rete, infatti, la spina dorsale su cui macchinari, soluzioni e sistemi intelligenti sono in grado di funzionare. Per questo, al di là del piano nazionale Industria 4.0, le imprese non possono prescindere dall’investimento in banda larga (che è anche una priorità nazionale).

    Quasi sempre, chi fornisce la rete è in grado anche di erogare servizi e soluzioni che su quella rete possono viaggiare. Tim, per esempio, offre un portafoglio completo di soluzioni che spaziano dai servizi cloud alla cybersecurity, fino alle soluzioni di business analytics. Sul tavolo ha già messo 5 miliardi di euro per una più veloce realizzazione della copertura del Paese con le reti ultrabroadband (fibra e 4G) nel triennio 2017-2019 ed è al lavoro sul 5G. Obiettivo è anche la creazione dell’ecosistema e la definizione di standard e criteri di interoperabilità IoT (Internet of Things) per consentire alle aziende di sfruttare l’internet delle cose. Grazie alla tecnologia Narrow band IoT (Nb-IoT) - una rete appositamente pensata per la comunicazione fra macchine - ha già sviluppato ad esempio soluzioni di metering (telelettura e telegestione dei contatori) dedicate alle utility.

    Anche Fastweb ha da tempo un rapporto consolidato con il mondo delle imprese, che già oggi possono usufruire della sua rete nazionale in fibra ottica e del servizio di wi-fi condiviso Wow-Fi. Inoltre l’operatore di tlc gestisce un data center di ultima generazione attraverso il quale può erogare servizi cloud e di cyber security. Il Soc (Security operations Center) proprietario offre un monitoraggio costante della rete Internet e consente alle aziende di esternalizzare, volendo, la gestione della sicurezza.

    Importante anche l’esperienza nell’Internet of Things di Vodafone, con soluzioni per il monitoraggio da remoto degli impianti produttivi, la gestione automatizzata dei processi logistici e le soluzioni di analytics per la raccolta e l’analisi dei dati di produzione. Dal 2011, Vodafone ha avuto una crescita annuale a doppia cifra dei ricavi derivati dalle attività per l’IoT. Sul fronte delle infrastrutture di rete, invece, il gruppo ha lanciato - grazie all’accordo con Enel Open Fiber - la prima offerta in fibra fino a un Gbps per privati e aziende, e con la propria rete è presente in 8 distretti industriali. Inoltre, ha da poco lanciato anche il 4.5G, che permette di navigare già al doppio della velocità attuale del 4G.

    Anche Wind Tre è già a lavoro per potenziare la rete che abiliterà l’industria 4.0. Il nuovo operatore - nato dalla fusione tra Wind e H3G - è infatti il principale partner della società Open Fiber per la realizzazione della rete a banda ultralarga. A oggi sono già 9 le località coperte e l'obiettivo è arrivare a 270 città in sei anni. In questa direzione il gruppo ha messo sul piatto 7 miliardi di investimenti per i prossimi 5 anni. Inoltre l’operatore mette a disposizione dei suoi clienti una serie di strumenti innovativi, come smart cloud e data analytics.

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