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G7: “compromesso” su migranti, riaffermato il diritto del…

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Ancora divisioni sul clima

G7: “compromesso” su migranti, riaffermato il diritto del controllo dei confini

(Ansa)
(Ansa)

Taormina - Dall'inviato Carlo Marroni. Sui migranti, uno dei temi più spinosi del vertice G-7 assieme a clima e terrorismo (su cui è atteso un documento a parte) «è stato raggiunto un buon compromesso: si riconosce l'approccio globale al problema, anche a lungo periodo con il coinvolgimento dei paesi di origine e la responsabilità condivisa». L'indicazione arriva da fonti diplomatiche italiane riportate dall'Ansa. Il dossier migranti sarà discusso anche domani, quando sarà emesso il comunicato finale che dovrebbe essere solo di sei pagine contro le 30-40 che hanno caratterizzato finora le conclusioni dei precedenti vertici.

La pressione Usa sui controlli ai confini
«Pur sostenendo i diritti umani dei migranti e rifugiati, riaffermiamo i diritti sovrani degli Stati di controllare i loro confini e fissare chiari limiti ai livelli netti di immigrazione, come elementi chiave della loro sicurezza nazionale e del loro benessere economico» afferma la bozza del comunicato, che mette in chiaro come questo sia frutto di una pressione negoziale probabilmente di parte americana. «La gestione e il controllo dei flussi di migranti richiede - pur tenendo conto della distinzione fra rifugiati ed emigrati economici - sia un approccio d'emergenza che uno di lungo termine» e per quest'ultimo i leader del G7 «sono d'accordo nello stabilire partnership per aiutare i Paesi a creare nei loro confini le condizioni che risolvano le cause della migrazione».

In cerca di una posizione comune sul clima
Sul clima e sul destino dell'accordo di Parigi Cop21 tra i leader del G7 non c'è ancora una posizione comune per il comunicato finale, riferiscono altre fonti del vertice, le quali precisano quindi che questo tema resta ancora “irrisolto”. L'amministrazione Trump non avrebbe ancora preso una decisione sulla posizione da assumere sull'accordo di Parigi. Tra le ipotesi che circolano anche quella di inserire una dichiarazione nel comunicato finale in cui si dice che tutti i Paesi del G7 si impegnano per il rispetto degli obiettivi della lotta ai cambiamenti climatici «ad eccezione degli Stati Uniti».

I PROTAGONISTI DEL VERTICE

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