Estesa a tutto il 2017 la possibilità di compensare debiti fiscali con i crediti vantati nei confronti della Pubblica amministrazione. È quanto prevede l’emendamento alla manovrina approvato nella mattinata di lunedì 29 maggio dalla commissione Bilancio della Camera. Si concede così un’ulteriore possibilità a imprese e professionisti per utilizzare i crediti non prescritti, certi, liquidi ed esigibili relativi a somministrazioni, forniture, appalti e servizi (anche professionali) a condizione che la somma iscritta a ruolo sia inferiore o pari al credito vantato.
Il rinvio al decreto attuativo
Il meccanismo ricalca quello già adottato per gli anni passati. Sarà dunque un decreto attuativo poi a dover fornire i dettagli sulla concreta opeartività della norma. In linea di massima, il provvedimento dovrebbe poi prevedere che i crediti non prescritti, certi, liquidi ed esigibili, maturati nei confronti delle amministrazioni pubbliche per somministrazione, forniture e appalti, possono essere compensati con le somme dovute a seguito di iscrizione a ruolo. In tale prospettiva - almeno seguendo lo schema d’azione seguito dai precedenti decreti attuativi - le certificazioni dei crediti che recano la data prevista per il pagamento sono usate, a richiesta del creditore, per il pagamento, totale o parziale, delle somme dovute a seguito dell'iscrizione a ruolo, effettuato in data antecedente a quella prevista per il pagamento del credito.
Come si estingue il debito
L'estinzione del debito a ruolo è condizionata alla verifica dell'esistenza e validità della certificazione. Nei casi in cui la pubblica amministrazione non versa all'agente della riscossione l'importo oggetto della certificazione, entro 60 giorni dal termine indicato, quest’ultimo poi dovrebbe darne comunicazione ai ministeri dell'Interno e dell'Economia e l'importo oggetto della certificazione dovrebbe essere poi recuperato mediante riduzione delle somme dovute dallo Stato all'ente territoriale a qualsiasi titolo.
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