Gli Its, le super scuole di tecnologie post diploma, alternative all’università, sono «un valore straordinario per le imprese manifatturiere». Per questo motivo, vanno subito rilanciati (possibilmente raddoppiando in pochi anni il numero di studenti iscritti, passando dagli attuali 8mila ad almeno 24mila); e soprattutto non debbono essere penalizzati dall’avvio delle “nuove” lauree professionalizzanti: un esordio che, a legislazione vigente, scatterà a settembre, e che «non tranquillizza» il mondo produttivo.
Its day al Miur
A prendere la parola all’«Its day» svolto oggi al ministero dell’Istruzione, davanti al sottosegretario, Gabriele Toccafondi e al capo del team economico di palazzo Chigi, Marco Leonardi, sono state molti rappresentanti di aziende (quelle che fanno parte delle Fondazioni che gestiscono gli Its), di Confindustria e di Confartigianato. Con l’avvento di Industria 4.0 c’è bisogno di nuove competenze, hanno detto in coro i rappresentanti del mondo imprenditoriale; e gli Its, che hanno oltre il 50% di docenze provenienti dal “privato” e una robusta alternanza all’interno dei percorsi formativi, e danno lavoro all’80% dei diplomati (ad appena un anno dal titolo) sono il canale giusto per rispondere alle nuove sfide; e adesso,quindi, bisogna potenziarli.
Le competenze 4.0
Del resto a spingere per un rafforzamento dell’offerta di istruzione terziaria, subito spendibile nel mondo del lavoro, stati un pò tutti gli interventi dei rappresentanti delle aziende, piccole e grandi: da Monica Poggio, ad di Bayer (il colosso tedesco, che già sperimenta da anni il sistema di formazione duale); ad Andrea Illy, presidente di Illy Caffè, a Stefano Giacomelli, chief executive officer di Tivoli group a Damiano Fortuna, presidente di Imaginalis. «Abbiamo bisogno di istituti d’eccellenza», ha sintetizzato Pierangelo Albini, a capo dell’area Lavoro, Welfare e Capitale umano di Confindustria.
I casi di eccellenza
I casi di eccellenza sono tanti, e molti di questi già in linea con Industria 4.0: l’Its Red di Padova, per esempio, è in campo con un laboratorio permanente di edilizia sostenibile (Uni Zeb); l’Its di Pavia sta lavorando, nell’ambito di Horizon 2020, allo sviluppo di piastrelle trasparenti e retroilluminabili. l’Its Mita di Scandicci ha messo a punto una “Tac” per monitorare materie prime e prodotti finiti. A Viterbo, l’Its locale, infine, sta realizzando un progetto che utilizza la metodologia didattica dei Design Thinking. Obiettivo? Formulare un nuovo dispositivo per gli operatori di primo Soccorso.
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