Lodi si prepara alle elezioni amministrative con il peso di un’inchiesta della magistratura, che ha visto l’arresto lo scorso anno dell’ex sindaco di centrosinistra, gettando un’ombra sulla realizzazione delle passate infrastrutture. Il processo è ancora in corso – e le indagini sorpresero per la durezza delle misure preventive richieste per una presunta turbativa d’asta nella gestione delle piscine comunali – ma ovviamente il Partito democratico ha già subìto il contraccolpo di una campagna elettorale incentrata, da parte delle opposizioni, sulla mala gestione e sul mal governo.
Oltre ai temi più clamorosi, Lodi è però soprattutto una città che sta cercando di cambiare pelle dal punto di vista economico: l’obiettivo è dare incentivi ad aziende hi-tech che potrebbero trovare qui la sede e valorizzare la vocazione di Lodi come futura città universitaria, visto che l’Università Statale di Milano trasferirà qui la facoltà di Veterinaria. Oltre a questo, sono sentiti anche temi come il decoro pubblico e la sicurezza.
La costruzione di un modello economico alternativo
I 45mila abitanti di Lodi trovano lavoro grazie alla tradizione agricola, tipica di tutto il Sud della Lombardia, e nel settore dell’agroalimentare. Ci sono inoltre 10mila pendolari che ogni giorno vanno a Milano, vera e propria città di riferimento per Lodi. Il pendolarismo è un fenomeno a cui per fortuna si è saputo dare risposta con mezzi di trasporto abbastanza efficienti. L’obiettivo ora è cercare di favorire un cambiamento nel tessuto economico. Qualcuno lo chiama “effetto Bergamo” (nome che deriva in buona parte della campagna elettorale che il democratico Giorgio Gori ha fatto nella sua città): ovvero creare incentivi e sgravi per favorire il radicamento di imprese molto innovative, capaci di assumere personale qualificato. Insomma: non più solo agricoltura e non più solo dipendenza dal capoluogo regionale.
Il nuovo centro universitario
Tra i fattori che permetteranno a Lodi di cambiare volto c’è anche il prossimo trasferimento della facoltà di Veterinaria della Statale di Milano. Novità, questa, che farà di Lodi per la prima volta un piccolo centro universitario. È in corso il dibattito se organizzare un campus in un luogo preciso o se rendere la città stessa un “campus naturale”, favorendo l’affitto delle case vuote attraverso partnership tra pubblico e privato. Il centro storico è pieno di seconde case non più abitate che potrebbero essere messe a disposizione dai proprietari (magari con canoni calmierati) agli studenti. Con la facoltà arriveranno a Lodi 2.500 tra studenti, professori e amministrativi.
Decoro e sicurezza
A Lodi non ci sono state cadute occupazionali né tensioni elevate dovute alla gestione degli immigrati. Il tema del decoro urbano e della manutenzione straordinaria e ordinaria è comunque molto sentito ed è parte integrante della campagna elettorale. Insieme a questo, ha creato un piccolo dibattito l’accoglienza di 170 profughi.
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