Italia

Legge elettorale, oggi in Aula le modifiche ai collegi

  • Abbonati
  • Accedi
alfano: «modello tedesco incostituzionale»

Legge elettorale, oggi in Aula le modifiche ai collegi

Oggi inizia nell’Aula della Camera l’esame del testo sulla legge elettorato approvato ieri in commissione. Ma le tensioni nella maggioranza sono sempre più incontenibili. I centristi di Ap si sentono azzoppati dall’accordo dei grandi partiti Pd-M5S-Fi e puntano i piedi. Il leader di Alternativa polpolare Angelino Alfano ha convocato una conferenza stampa di prima mattina per annunciare che il “tedesco” «è incostituzionale».

La battaglia dei centristi
Ap si prepara quindi a presentare in Aula una pregiudiziale di costituzionalità che però, a occhio e croce, non dovrebbe avere alcuna chance di passare. Nel mirino dei centristi è la nuova configurazione dei collegi. La mappatura fatta in commissione rischia - secondo gli alfaniani - di essere incostituzionale. Il motivo? Fotografa un’Italia di 24 anni fa. Il Mattarellum (a cui si ispirano i nuovi collegi), infatti, fa riferimento al censimento del 1991 laddove, da lì ad oggi, ce ne sono stati altri due. E i sostenitori di questa tesi portano ad esempio una relazione del Servizio Studi della Camera che, già nel 2005, rilevava la non omogeneità dei collegi del Mattarellum agli ultimi dati sulla popolazione in Italia. Per i centristi, ma anche per Mdp e per i Civici e Innovatori ad essere infranto sarebbe l’articolo 56 della Carta secondo il quale la ripartizione dei seggi tra le circoscrizioni tiene conto della popolazione «quale risulta dall’ultimo censimento generale».

La ragioni del Pd
Ma il Pd non accetta in silenzio il punto di vista dei centristi. Ancora prima che parlasse Alfano ci aveva pensato il capogruppo dem alla Camera Ettore Rosato a mettere i puntini sulle “i”. «A me dispiace perché la collaborazione con Ap in questi anni e il loro supporto al governo sono stati leali, nel governo peraltro erano ben rappresentati - argomenta Rosato - ma loro hanno rifiutato il maggioritario e facendo una legge proporzionale non restava che fare uno
sbarramento che consentisse la sproporzionalizzazione del sistema: lo sbarramento non è una cattiveria, serve per dare ai partiti più grandi la possibilità di avere un premio che può garantire la governabilità».

La proposta centrista sui collegi
A questo punto Alternativa popolare è pronta a presentare modifiche per disegnare i collegi in vista dell’esame della legge elettorale da parte dell’Aula attraverso la presentazione di una delega da scrivere entro «90 o 120 giorni»
dall’ok definitivo al testo e «se il Pd boccia questa nostra proposta avrà candidamente confessato che vuole andare al voto prima. Inutile girarci intorno». Un ragionamento che porta Angelino Alfanoa concludere: «Le elezioni
anticipate non le porta la cicogna ma il Pd».

© Riproduzione riservata