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7/9 Riforma elettorale / No al voto disgiunto

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    Come funziona il voto “alla tedesca”

    Stesse regole per Camera e Senato e soglia di sbarramento al 5%: sono questi alcuni capisaldi della riforma delle legge elettorale, frutto di una inedita convergenza tra i partiti maggiori Pd, M5S, Forza Italia e Lega Nord. In molti la definiscono “alla tedesca” - riferendosi alle norme elettorali della Germania - ma alla prova dei fatti di tedesco ha davvero poco. Si tratta piuttosto di una riedizione, con diverse modifiche, del sistema di voto proporzionale che ha caratterizzato la Prima Repubblica negli anni tra il 1948 e il 1992. Vediamo le principali novità.

    7/9 Riforma elettorale / No al voto disgiunto

    A differenza della Germania, non è previsto il cosiddetto voto disgiunto, ovvero la possibilità contemporaneamente di votare il candidato uninominale di un partito e il candidato presente nel listino di un altro partito (o votare un solo candidato dei due).

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