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8/10 Beni confiscati, paletti stringenti per i curatori

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    IL DDL TORNA ALLA CAMERA

    Beni confiscati e misure di prevenzione, cosa cambia con il nuovo Codice Antimafia

    Il nuovo Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione approvato dal Senato in seconda lettura ha l'obiettivo prioritario di rendere più efficaci e tempestive le misure di prevenzione patrimoniale e personali, oltre ad estendere i casi di confisca obbligatoria e a favorire la ripresa delle aziende sottoposte a sequestro. La riforma prevede anche l'istituzione di un Fondo di rotazione e di altre agevolazioni per permettere la gestione e la valorizzazione delle aziende confiscate. Il ddl, approvato in prima lettura dalla Camera l'11 novembre 2015, dovrà ora tornare a Montecitorio per un terzo passaggio. Vediamo alcune delle principali novità introdotte delle nuove disposizioni.

    8/10 Beni confiscati, paletti stringenti per i curatori

    Sul fronte della disciplina delle incompatibilità il nuovo Codice Antimafia introduce anche norme più stringenti per gli amministratori giudiziari dei beni sequestrati alla mafia, che non potranno avere piu' di tre incarichi e non potranno essere imparentati fino al quarto grado, ma neppure conviventi o «commensali abituali» del magistrato che assegna l'incarico. Questi potrà incaricare dell'amministrazione dell'azienda sotto sequestro anche dipendenti qualificati dell'Agenzia nazionale dei beni sequestrati.

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