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4/10 Il rilancio dell'Agenzia per i beni confiscati

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    IL DDL TORNA ALLA CAMERA

    Beni confiscati e misure di prevenzione, cosa cambia con il nuovo Codice Antimafia

    Il nuovo Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione approvato dal Senato in seconda lettura ha l'obiettivo prioritario di rendere più efficaci e tempestive le misure di prevenzione patrimoniale e personali, oltre ad estendere i casi di confisca obbligatoria e a favorire la ripresa delle aziende sottoposte a sequestro. La riforma prevede anche l'istituzione di un Fondo di rotazione e di altre agevolazioni per permettere la gestione e la valorizzazione delle aziende confiscate. Il ddl, approvato in prima lettura dalla Camera l'11 novembre 2015, dovrà ora tornare a Montecitorio per un terzo passaggio. Vediamo alcune delle principali novità introdotte delle nuove disposizioni.

    4/10 Il rilancio dell'Agenzia per i beni confiscati

    La riforma disciplinata dal Codice Antimafia prevede anche la riorganizzazione complessiva di tutta la struttura dell'Agenzia nazionale per i beni confiscati, che potrà contare su un organico di 200 unità, avrà un direttore che potrà essere individuato anche all'esterno della lista dei prefetti, e vedrà la sede spostata da Reggio Calabria a Roma (con sedi secondarie oltre a Reggio Calabria, anche a Palermo, Catania, Napoli, Bologna e Milano). Confermata la vigilanza sulla sua attività affidata al ministero dell'Interno.

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