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Gentiloni, migranti economici 85%, problema globale.…

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rinviata riunione del 13 luglio

Gentiloni, migranti economici 85%, problema globale. Berlusconi: fermarli ad ogni costo

«Siamo tutti consapevoli della differenza giuridica tra rifugiati e migranti economici. Ma questi sono oltre l'85% degli arrivi e quindi gestire e contenere i flussi è e sarà sempre più una sfida europea e globale». Il premier Paolo Gentiloni torna sul tema caldissimo nel suo intervento alla sessione del G20 dedicata proprio all'immigrazione.
Gentiloni ha quindi definito importante il global compact lanciato nel settembre scorso dall' Onu. Ed è tornato a ribadire che «occorre investire in Africa per lo sviluppo e contro le conseguenze del cambiamento climatico, stabilizzare la Libia, combattere i trafficanti di esseri umani».
La sessione sull' Africa e le migrazioni è stata introdotta da Zuma, Gentiloni e Erdogan. Il primo ministro italiano ha ribadito la necessità di non lasciare sola l’Italia sul tema dell’accoglienza. «I Paesi impegnati a salvare e
accogliere i migranti non vanno lasciati soli. L'Italia - ha detto Gentiloni - rivendica il lavoro fatto in questi anni, ma questo impegno o è una sfida globale o alla lunga è difficile da sostenere».

Intanto secondo quanto anticipato dall’agenzia stampa Ansa, la riunione della Guardia Costiera italiana con le Ong che operano nel Mediterraneo centrale per prestare soccorso ai migranti, prevista per il 13 luglio, è stata rinviata a data da stabilire. Ma la questione dei migranti continua ad accendere il dibattito politica interno.

Berlusconi, fermarli a ogni costo
«Fino al 2011 noi avevamo azzerato gli sbarchi, da quando abbiamo lasciato il governo abbiamo assistito ad un disastro. La migrazione va fermata ad ogni costo - ha detto Silvio Berlusconi - è un dramma per noi italiani ma anche per i migranti che si illudono di trovare benessere ma trovano solo miseria. Dobbiamo imporre all'Ue di passare ai fatti con accordi per bloccare gli scafisti
alla partenza». In un'intevista a Rai Parlamento l’ex premier ha aggiunto che lo ius soli «è pessimo segnale di fronte all'emergenza immigrazione».

Migranti:Bonino, Renzi distratto,protocollo non segreto
In campo anche il tema della revisione della missione Triton e le contromosse italiane dopo il vertice inconcludente di Tallin. Su Triton è intervenuta anche Emma Bonino: «Non capisco le polemiche, manco io avessi rivelato un segreto di Stato...Forse i parlamentari, o Renzi o qualcuno deve essersi distratto. Il comitato Schengen ha discusso del protocollo Triton, lo dice la presidente Ravetto, però è stato fatto quell'accordo che non è affatto segreto, che prevede che è l'Italia che coordina tutta l'operazione e che tutti devono sbarcare in Italia» E aggiunge «già dall'inizio vuol dire una violazione di regole - osserva Bonino - perché una barca spagnola che batte bandiera spagnola, come noto dalla
convenzione del mare, è territorio spagnolo quindi quelli che vengono salvati su una nave spagnola il primo paese di ingresso è la Spagna. E quindi sono pregati in teoria di portarli in Spagna e invece l'accordo scrive che devono essere tutti portati in Italia».

Migranti: Salvini, Governo complice di scafisti
«L'85% di chi sbarca in Italia non è un rifugiato di guerra, ma un migrante economico» ammette oggi il premier Gentiloni. Si svegliano tutti adesso? Io lo denuncio da tre anni! Pd e governo complici dell'invasione, complici di
scafisti e schiavisti, maledetti!» scrive su Facebook il segretario Matteo Salvini che rilancia l'hashtag #andiamoagovernare.

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