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1/7 Cure fuori dall'ospedale/ Sette cittadini su dieci pagano di tasca…

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    Sanità sul territorio, un caos in cerca di regole certe


    Servizi disomogenei, cure domiciliari non per tutti e a rischio sotto il profilo della qualità e quantità. Con pazienti e famiglie costretti a farsi carico dell'assistenza e dei costi. Il Rapporto di Cittadinanzattiva presentato questa mattina a Roma passa al setaccio i servizi assistenziali fuori dall'ospedale, la grande e caotica galassia delle cure primarie, un tema diventato sempre più centrale per affrontare la sfida dell'invecchiamento della popolazione, strettamente correlato all'aumento delle patologie croniche e alla necessità di curare più patologie contemporaneamente. Servono quindi nuovi modelli e soprattutto attenzione politica e criteri certi e uniformi per tutto il territorio nazionale. “Il processo di riorganizzazione dell'assistenza territoriale avviato a macchia di leopardo – si legge nel Rapporto di Cittadinanzattiva - paga fortemente il fatto di non aver visto varare gli standard dell'assistenza territoriale come invece accaduto per l'ospedale e che avrebbero rappresentato una risposta efficace alla disomogeneità tra le Regioni, risparmiando evidenti disuguaglianze tra cittadini”.

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    1/7 Cure fuori dall'ospedale/ Sette cittadini su dieci pagano di tasca propria

    Nell'ultimo anno è capitato al 38,71% dei pazienti di dover rinunciare per motivi economici ad alcuni aspetti dell'assistenza. Si rinuncia spesso a parafarmaci (creme, colliri, alimenti particolari, ecc.) nel 52,17% delle risposte, eliminati esami strumentali e visite di controllo nel 43.48% e la riabilitazione diventa un optional nel 30,43% dei casi. Sempre nell'arco dell'ultimo anno agli intervistati è capitato di aver bisogno di integrare a proprie spese (70%) le cure mediche, specifici trattamenti o presidi medicali (per esempio le strisce reattive per la misurazione della glicemia). Nell'arco di un mese il cittadino spende di più per i farmaci mentre la voce su cui si investe meno è quella dello psicologo. Più di un cittadino su 10 intervistato sostiene di spendere oltre mille euro al mese tra farmaci, integratori alimentari, badante, fisioterapista, materiale sanitario. Il 28.81% dichiara di affrontare un costo compreso tra 100 e 200 euro/mese e l'11.86% tocca una cifra compresa tra le 200 e le 400 euro/mese.

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