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4/7 Cure fuori dall'ospedale/ Telemedicina, le regioni sperimentano

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    Sanità sul territorio, un caos in cerca di regole certe


    Servizi disomogenei, cure domiciliari non per tutti e a rischio sotto il profilo della qualità e quantità. Con pazienti e famiglie costretti a farsi carico dell'assistenza e dei costi. Il Rapporto di Cittadinanzattiva presentato questa mattina a Roma passa al setaccio i servizi assistenziali fuori dall'ospedale, la grande e caotica galassia delle cure primarie, un tema diventato sempre più centrale per affrontare la sfida dell'invecchiamento della popolazione, strettamente correlato all'aumento delle patologie croniche e alla necessità di curare più patologie contemporaneamente. Servono quindi nuovi modelli e soprattutto attenzione politica e criteri certi e uniformi per tutto il territorio nazionale. “Il processo di riorganizzazione dell'assistenza territoriale avviato a macchia di leopardo – si legge nel Rapporto di Cittadinanzattiva - paga fortemente il fatto di non aver visto varare gli standard dell'assistenza territoriale come invece accaduto per l'ospedale e che avrebbero rappresentato una risposta efficace alla disomogeneità tra le Regioni, risparmiando evidenti disuguaglianze tra cittadini”.

    4/7 Cure fuori dall'ospedale/ Telemedicina, le regioni sperimentano

    Progetti anche sperimentali di teleassistenza o telemonitoraggio sono stati avviati nel 90% delle regioni. La percentuale di ASL che ha aderito ai percorsi di telesalute o teleconsulto, oscilla da un minimo di 22% in Veneto ad un massimo in Molise, Puglia, Toscana, Umbria e Valle d'Aosta (100%). Per ciò che riguarda la teleassistenza e il telemonitoraggio si va da un minimo 10% di adesione (Piemonte) ad un massimo di adesione in Valle d'Aosta (100%). Nel Lazio il Report del Tdm cita i risultati ottenuti dall' Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata (Roma) e dalla Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli (Roma) giunti finalisti al “Premio Innovazione digitale in Sanità 2017”, nella categoria “Integrazione con il territorio”. Tra le altre inziative segnalate, il progetto Persilaa in Campania, un sistema Ict multidimensionale per la prevenzione della fragilità negli anziani; un progetto di Condivisione Cartelle Cliniche fra medici di famiglia e Continuità assistenziale nella Asl TO3. In Veneto si è invece puntato sulla App Sanità KmZero che permette il dialogo tra medico, assistito e farmacista nella gestione farmaci prescritti.

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