Sarà la delicatezza degli argomenti che hanno trattato, sta di fatto che durante questa legislatura il record delle commissioni parlamentari riunite per più ore spetta alla commissione Attività produttive e a quella Bilancio della Camera. Al Senato al top c’è sempre la commissione Bilancio, mentre al secondo posto si piazza quella che segue gli Affari costituzionali. Agli ultimi posti, invece ci sono, alla Camera, la commissione per le Politiche Ue e quella per la Difesa, mentre al Senato ci sono la Affari esteri e sempre la Difesa.
Alla Camera
La Commissione Bilancio alla Camera si è riunita 1.361 volte per un totale di 640 ore i 50 minuti. Ma se si aggiungono le sedute riunite insieme ad altre commissioni si sale a 1.029 ore e 45 minuti. Un dato che non sorprende, visto che è spesso in commissione Bilancio che si definiscono gli aspetti tecnici di uno dei provvedimenti chiave dell’attività parlamentare annuale: la legge di bilancio. Poco distante c’è la Attività produttive, con 550 ore e 15 minuti, che salgono a 1.024 ore e 20 minuti con le riunioni congiunte. Sopra le mille ore (comprese anche le congiunte) anche la Affari costituzionali. In fondo alla classifica, la Politiche Ue (331 ore e 45 minuti complessivi) e la Difesa (494 ore e 20 minuti).
Al Senato
A Palazzo Madama la classifica è quasi sovrapponibile a quella di Montecitorio. Anche qui in cima c’è la commissione Bilancio, con 911 ore di sedute (comprese anche le riunioni congiunte con altre commissioni e le sedute delle sottocommissioni). Ma al secondo posto si piazza la Affari costituzionali (674 ore). In questo ultimo caso hanno pesato sicuramente i numeri risicati che ha la maggioranza al Senato, e il fatto che in questa commissione si sono definiti aspetti chiave di provvedimenti delicati come le riforme istituzionali e la legge elettorale. Nella parte bassa della classifica di produttività si piazza anche a palazzo Madama la commissione Difesa (144 ore); anche se quella che si è riunita di meno è stata la Affari esteri (131 ore). Due posizioni che riflettono, evidentemente, le priorità della nostra classe parlamentare.
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