La Sapienza di Roma è tra i migliori atenei al mondo. Lo fa sapere lo stesso ateneo, spiegando che oggi la Jiao Tong University di Shanghai ha pubblicato la classifica internazionale Academic Ranking of World Universities 2017 (Arwu), che presenta le 500 migliori università a livello globale.
Sedici italiane in classifica, Sapienza al top
La Sapienza si colloca in testa agli atenei italiani nel range 151-200 (posizione che mantiene dal 2014), fascia nella quale si trova solo l'università di Padova. Le altre italiane si piazzano nelle posizioni più basse: nel range 201-300 troviamo Bologna, Milano, Pisa, Torino e il Politecnico di Milano. Complessivamente sono 16 gli atenei del nostro Paese nelle prime 500 posizioni su 1.300 università censite e su circa 17.000 stimate nel mondo. A partire da quest'anno sarà pubblicato anche l'elenco di università comprese nel range 501-800.
Indicatori rigorosi
Gli indicatori presi in esame dall'Arwu sono rigorosi e comprendono premi Nobel e riconoscimenti accademici ricevuti, qualità della ricerca (paper pubblicati e ricercatori più citati) e le performance rispetto al numero degli iscritti. In particolare, spiega La Sapienza, sono 6 i parametri su cui si basa la classifica: premi internazionali di ex studenti (10%) o di ricercatori della singola Università (20%), le citazioni di pubblicazioni scientifiche in Thomson-Reuters (20%), le pubblicazioni "Nature & science" (20%), le pubblicazioni tecnologico- sociali (20%). Questi parametri sono poi correlati con lo staff accademico, dando un ulteriore parametro di produttività pro-capite (10%). Per le prime 100 università della classifica di Shanghai sono esplicitati la posizione e il punteggio secondo i parametri utilizzati. Le altre 400 sono suddivise in gruppi da 50 o 100, mentre punteggio e posizione possono essere calcolati sulla base dei parametri.
«Risultato importante»
«La Sapienza conferma il suo prestigio nel panorama internazionale, raggiungendo un risultato importante per un ateneo pubblico dai grandi numeri e con una vocazione generalista come il nostro, molto differente rispetto al modello anglosassone» commenta il rettore Eugenio Gaudio. «La ricchezza degli ambiti disciplinari e l'eccellenza delle attività di ricerca della Sapienza sono gli elementi trainanti che fanno guardare con fiducia al futuro» aggiunge Gaudio, sottolineando che «se si decidesse di investire sulla ricerca, sui giovani e sulla formazione superiore i risultati ottenuti nei ranking sarebbero ancora migliori». (Al. Tr.)
© Riproduzione riservata