I carabinieri, accompagnati dai vigili del fuoco e su richiesta della procura di Napoli, hanno sequestrato numerosi documenti presso l’ufficio tecnico del Comune di Casamicciola, dove il terremoto di lunedì scorso ha provocato maggiori danni con un bilancio finale di 2 morti, 39 feriti, oltre 300 sfollati, case, scuole e chiese chiuse perchè non agibili. Intanto, oggi alle 18 nel Palasport di Ischia si terranno i funerali delle due vittime.
Vertice in procura, formalizzata inchiesta
Secondo quanto emerso dal vertice di stamane in procura tra pm e carabinieri, verrà eseguito nei tempi più brevi possibili un censimento di tutti i crolli avvenuti in seguito alla scossa di lunedì, per indirizzare l'attività investigativa e stabilire se vi siano state responsabilità anche legate a casi di abusivismo edilizio oppure nell'esecuzione di lavori di consolidamento antisismico in strutture che poi hanno ceduto, come la scuola Manzoni di Casamicciola.
L'inchiesta è aperta, allo stato contro ignoti, per le ipotesi di omicidio plurimo colposo - in relazione alla morte delle due donne vittime del sisma - e di crollo colposo.
Sequestrati i documenti, sigilli alla casa dei 3 bambini
I carabinieri - su input dei magistrati della Procura di Napoli, diretti dall’aggiunto Giuseppe Borrelli - hanno focalizzato la loro attenzione su documenti relativi alla palazzina crollata e su altre abitazioni a Ischia rese inagibili dopo la scossa di terremoto. E dopo il sequestro di ieri della chiesa di Santa Maria del Suffragio, nell’ambito delle indagini la procura ha deciso anche di apporre i sigilli anche alla palazzina crollata in località Maio, dalla quale sono stati estratti vivi i tre bambini. Il decreto di sequestro è stato eseguito stamattina. Nel mirino degli investigatori le sopraelevazioni della palazzina eseguite negli anni Ottanta, per le quali - ha sostenuto uno dei proprietari - sarebbero state presentate due domande di condono, nel 1985 e nel 1994, rimaste inevase.
De Luca: due anni di carcere per abusivismo
Intanto, su Facebook il preside della regione Campania, Vincenzo de Luca, interviene nella polemica sull’abusivismo edilizio nell’isola. «Che cosa si è fatto in questi 25 anni per l’ambiente e per la legalità? Nulla», scrive il governatore della Campania, spiegando che «settantamila alloggi abusivi c’erano e ci sono ancora; se ci limitiamo a non fare nulla, l’ambiente lo devastiamo«. Per questo «serve - aggiunge De Luca - una semplice modifica legislativa: due anni di carcere per chi realizza un immobile abusivo».
Sull'isola circa 640 sfollati
A seguito del sisma dello scorso 21 agosto sono ancora molti gli ischitani che non sono potuti rientrare nelle proprie abitazioni e che quindi hanno chiesto assistenza alla protezione civile, trovando ospitalità principalmente nelle strutture alberghiere disponibili sull'isola: circa 580 i cittadini di Casamicciola, 34 quelli di Lacco Ameno e 19 nel comune di Forio.
A questi - rende noto la Protezione Civile - si devono aggiungere tutti gli altri abitanti che, non potendo rimanere nelle proprie case perché palesemente inagibili o in attesa delle verifiche, hanno però trovato autonomamente una sistemazione.
In corso le verifiche sugli immobili
Proseguono, poi, le verifiche di agibilità sugli alberghi e sulle abitazioni private. Fino a ieri erano sono stati effettuati complessivamente 46 sopralluoghi. Oltre alle 11 verifiche su strutture scolastiche (i cui esiti hanno restituito un plesso agibile, tre agibili con interventi e 7 dichiarati inagibili) e ai 16 su alberghi (14 agibili, uno inagibile e uno da rivedere), sono stati, finora, 15 i sopralluoghi effettuati su strutture private di cui 6 dichiarate agibili, 5 inagibili, 3 agibili con provvedimento e uno parzialmente inagibile. Nella giornata di oggi sono 24 le squadre di tecnici abilitati Aedes (Agibilità e danno nell'emergenza sismica) impegnati tra Casamicciola e Lacco Ameno, i due comuni più colpiti dalla scossa.
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