Il capo dello Stato, Sergio Mattarella, è giunto a bordo di un elicottero nel pomeriggio sull’isola d’Ischia, per una visita ai luoghi colpiti dal terremoto di otto giorni fa. Accolto dai sindaci, dal governatore, Vincenzo De Luca, e dal prefetto di Napoli Carmela Pagano, Mattarella si è soffermato a parlare con il vescovo, Pietro Lagnese, e con Antonio Cutaneo, il marito di Lina Balestrieri, una delle due vittime del sisma. «Presidente non siamo un popolo di abusivi», hanno detto alcuni cittadini accogliendo il presidente. Altre persone hanno chiesto che sia posta attenzione al problema della casa e Mattarella, di rimando: «siamo qui per aiutarvi. State tranquilli. Abbiate fiducia nelle istituzioni. Non vi abbandoneremo».
Il saluto al piccolo Pasquale, il bimbo di sette mesi estratto vivo
Nella zona rossa di Casamicciola il presidente ha incontrato Alessandro Toscano, il papà dei tre bimbi salvati dalle macerie. L’uomo aveva in braccio il piccolo Pasquale, il neonato di 7 mesi estratto vivo dopo 7 ore dal crollo.
L’incontro con i sindaci dei sei comuni isolani
Dopo aver visitato le zone rosse di Casamicciola e Lacco Ameno, il capo dello Stato si è recato ad Ischia, il comune più grande. Ha raggiunto l’ingresso che conduce al Castello Aragonese a Ischia Ponte dove si è intrattenuto con i sei sindaci dei comuni isolani.
Il turismo è la garanzia della straordinaria bellezza dell’isola
Al termine della sua visita il capo dello Stato ha voluto sottolineare «come l’isola mantenga la sua ordinata ed efficace struttura e capacità di accoglienza turistica». Mattarella ha aggiunto che «il turismo che c’è in questo momento è la garanzia della straordinaria bellezza d’Ischia». Quanto alla richiesta delle persone colpite dal terremoto di avere accanto le istituzioni nella fase della ricostruzione, il presidente della Repubblica ha ricordato che «è stata una richiesta ripetuta e una rassicurazione ripetuta. Su questo non vi è alcun dubbio».
Il Governo ha deliberato lo stato di emergenza
Al termine del Consiglio dei ministri che si è tenuto in mattinata il Governo ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza dopo il sisma che il 21 agosto ha colpito l’isola di Ischia. I comuni interessati sono Casamicciola Terme, Forio e Lacco Ameno. Per l’attuazione dei primi interventi, in attesa che venga fatto il punto sui fabbisogni effettivi, anche sulla base delle stime del Dipartimento della protezione civile, sono stati stanziati 7 milioni di euro, posti a carico del Fondo per le emergenze nazionali.
1.500 persone sfollate
Sono 1.500 gli sfollati sull’isola, le persone assistite dalla Protezione civile a seguito della scossa. In particolare, secondo i dati forniti dai Comuni, sono poco meno di 1.200 i cittadini di Casamicciola che la scorsa notte hanno trovato ospitalità prevalentemente in strutture alberghiere mentre, per il Comune di Lacco Ameno, gli assistiti negli alberghi sono 297. Ventuno, invece, le persone assistite dal Comune di Forio, in parte in alberghi e in parte in una struttura sanitaria di lunga degenza. A questi - come spiega la Protezione Civile - si devono aggiungere tutti i cittadini che, non potendo rimanere nelle proprie case perché inagibili o in attesa delle verifiche, hanno trovato autonomamente una sistemazione.
Effettuati 433 sopralluoghi per verificare se gli edifici sono agibili
Proseguono intanto, le verifiche di agibilità sulle abitazioni private per le quali i cittadini dei comuni di Casamicciola, Lacco Ameno e Forio d’Ischia hanno presentato, complessivamente, 1.793 domande di sopralluogo presso i centri di coordinamento comunali. A ieri sono stati effettuati 433 sopralluoghi di cui 349 su edifici privati. Gli esiti delle verifiche su questi ultimi hanno restituito: 121 edifici agibili, 10 agibili come struttura ma inagibili per rischio esterno, 64 temporaneamente o parzialmente inagibili, 149 inagibili. Sono inoltre 5 le schede alle quali, al momento, non è stato possibile attribuire esito.
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