L’Italia si è lasciata alle spalle la crisi economica più dura del Dopoguerra. Ora è il momento della ripresa. Lo ha sottolineato il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, intervenuto nel tardo pomeriggio di oggi al Forum Ambrosetti di Cernobbio. Se questo è il contesto, l’impegno del Governo prima della «fine ordinata della legislazione» è una buona legge di bilancio che «non faccia danni» e che «continui ad accompagnare la crescita e facendo il possibile, in modo particolare per il lavoro ai giovani, per l’innovazione sulla scia 4.0 e per la riduzione delle diseguaglianze sociali più acute». «Abbiamo recuperato l’equilibrio dei conti pubblici senza ammazzare la crescita. È un sentiero stretto che funziona», ha osservato il premier.
L’Italia vincerebbe un premio sui dati positivi
«In questi ultimi giorni siamo stati sommersi da un diluvio di dati e statistiche... - ha ricordato Gentiloni - la direzione di fondo è di una forte correzione in positivo. Penso che se ci fosse un premio per l’alta correzione in positivo lo vincerebbe l’Italia.Possiamo poi discutere - ha detto - se staremo nel gruppo di testa. Di certo siamo partiti stando sicuramente più indietro perché da noi la crisi è stata più acuta e se parti da molto indietro hai chanche maggiori di altre».
Fiducia in crescita in un contesto di imprevedibilità geopolitica
Gentiloni ha sottolineato che le sfide non sono finite. «Viviamo in un contesto contraddittorio ad altissimo tasso di imprevedibilità geopolitica», ha ricordato agli imprenditori e ai manager riuniti a Cernobbio. Dal punto di vista economico c’è «un andamento economico generalmente positivo nel mondo in particolare nel continente europeo fino al punto di tradursi in un più generale investimento di fiducia. Un aumento di fiducia che non era scontato il 23-24 giugno quando la Gran Bretagna decise per la Brexit».
Performance della manifattura e del nostro export straordinarie
Secondo il premier, nel ritorno alla crescita dell’economia italiana «ci sono performance della manifattura e del nostro export straordinarie. Non solo siamo secondi solo alla Germania in Europa, ma siamo stabilmente tra i 4-5 Paesi più forti nel mondo, poi ci sono exploit nei servizi e nel turismo incoraggianti e segnali di ripresa del nostro mercato interno in alcuni settori, anche se sappiamo che non sono sufficienti e soddisfacenti».
Ripresa del lavoro scandalosamente insufficiente
Tra le sfide c’è quella del rilancio dell’occupazione, soprattutto per i giovani. «È scandalosamente insufficiente la ripresa del lavoro - ha sottolineato Gentiloni - ad esempio nel mezzogiorno, fra donne e giovani». Il premier ha aggiunto che «tuttavia» c'è stata una ripresa «grazie alle riforme» che hanno funzionato e portato a «23 milioni di occupati che sono un record. Negli anni della crisi si sono persi 1 milione 90 mila posti di lavoro e dal 2014 al 2017 ne sono stati recuperati 2oltre 900 mila. Abbiamo tantissimi problemi - ha aggiunto - ma risultati su cui basarci».
In Italia non c’è un’instabilità politica di fondo
Gentiloni ha parlato anche dei possibili rischi legati al contesto politico italiano. «Noi non abbiamo riservato brutte sorprese ai nostri alleati né agli investitori che hanno scommesso sull’Italia e non le riserveremo neanche in futuro perché sono convinto che neanche in Italia vincerà la politica ridotta a insulto, la negazione della scienza, la derisione delle competenze». «Se parliamo di grandi decisioni - ha aggiunto il capo del governo - è difficile trovare un Paese più stabile nei fondamentali dell’Italia. Non dico che mi stia bene avere un turnover piuttosto accelerato nelle compagini di governo, ma non va confuso come eccezione in Europa e non va confuso con un’instabilità di fondo che non c’è». L’Italia, quindi, «non può essere descritta come la pecora nera in un gregge europeo caratterizzato da una grande stabilità di governo e da maggioranze tranquille».
«Fronteggiate le crisi bancarie salvando il risparmio»
Gentiloni ha parlato anche delle crisi bancarie. «Abbiamo fronteggiato le maggiori crisi bancarie salvando il risparmio - ha detto -. È stata un’operazione estremamente faticosa, fatta con fatica nel rispetto delle regole europee. Il dibattito è ora se queste regole funzionano. Ma le sfide del nostro sistema bancario sono sotto controllo».
Sui migranti abbiamo salvato l’onore dell’Europa
Infine, un passaggio dell’intervento è stato sul tema dei migranti. «Abbiamo dimostrato che possiamo ridurre i flussi migratori senza rinunciare ai principi di umanità e di solidarietà - ha sottolineato Gentiloni -. Noi stiamo continuando e continueremo a difendere l’onore dell’Europa e contemporaneamente abbiamo ottenuto risultati notevoli nella riduzione di sbarchi affidati ai trafficanti di essere umani e di vittime».
© Riproduzione riservata