Italia

Legge elettorale, arriva il “lodo Brunetta”. Boldrini…

  • Abbonati
  • Accedi
testo in aula a settembre

Legge elettorale, arriva il “lodo Brunetta”. Boldrini verifica fattibilità

Il capogruppo di Fi Renato Brunetta
Il capogruppo di Fi Renato Brunetta

Per vincere l'impasse sulla legge elettorale determinata dal voto dell'Aula sui collegi in Trentino Alto Adige arriva un “lodo Brunetta”. Il capogruppo di Forza Italia ha proposto alla conferenza dei capigruppo di applicare una “norma transitoria” in base alla quale la modifica approvata sul Trentino Alto Adige sia applicabile non dalle elezioni del 2018 ma a partire da quelle successive. Una soluzione per tentare di sbloccare l’impasse in Commissione. Il Pd ieri, tramite il capogruppo in commissione Affari costituzionali alla Camera, Emanuele Fiano, ha confermato la volontà di «andare avanti» sulla legge elettorale, ma ha chiesto «un supplemento di istruttoria sul tema del vincolo sul Trentino derivante dal voto dell'Aula».

A Boldrini la verifica dell’applicabilità della norma
La presidente della Camera Laura Boldrini ha assunto l'impegno a verificare se la norma sia applicabile in materia elettorale, e di effettuare allo scopo «gli opportuni approfondimenti».

In Aula a settembre se ok commissione
La conferenza dei capigruppo di Montecitorio ha stabilito la ripresa in Aula dell'esame della riforma della legge elettorale entro la fine di settembre. Una scadenza fissata tuttavia con la formula procedurale 'ove concluso' l'esame del relativo testo da parte della commissione Affari costituzionali. Nel corso della riunione dei presidenti dei gruppi è stata registrata, viene riferito, la convergenza per il riavvio della discussione ma resta il nodo politico provocato, nel giugno scorso, dall'approvazione dell'emendamento che modifica l'ordinamento elettorale del Trentino (con possibili consseguenti ripercussioni negative sulla tenuta del Governo nazionale annunciate da Svp).

Svp, collegi uninominali o niente
Forti le frizioni con Svp e minoranze linguistiche sull’emendamento 1.535 sui collegi uninominali per il Trentino-Alto Adige /Südtirol, approvato con voto segreto. Emendamento che «rimane inaccettabile» per Daniel Alfreider, presidente dei deputati della Svp e delle Minoranze Linguistiche e il presidente Lorenzo Dellai. L'accordo raggiunto sul mantenimento dei collegi uninominali per il Trentino-Alto Adige /Südtirol, come previsto dalla legge elettorale vigente, hanno spiegato Alfreider e Dellai, «era un punto fermo e imprescindibile dell’intesa. La previsione dei collegi uninominali era dovuta in base a ragioni costituzionali, agli accordi internazionali e allo Statuto di Autonomia, perché i collegi uninominali erano e restano il modello elettorale che risponde ai principi di garanzia e di tutela dei diversi gruppi linguistici, la cui piena rappresentatività è il fondamento del nostro sistema di convivenza e istituzionale».

Marcon (Si): melina inaccettabile
«Oggi la capigruppo ha preso l'ennesimo impegno di calendarizzare la legge elettorale entro settembre. Calendarizzazione che slitterà sicuramente visto che il Pd chiede di risolvere prima il problema degli emendamenti sul Trentino. Una melina inaccettabile», ha dichiarato il capogruppo di Sinistra Italiana-Possibile Giulio Marcon al termine della riunione dei capigruppo a Montecitorio.Per lui «manca la volontà politica delle forze politiche maggiori di trovare un accordo».

Sisto (Fi): avanti tutta, sconfitti gufi e guastatori
«La commissione Affari costituzionali - ha dichiarato il deputato e capogruppo di Forza Italia in commissione Affari costituzionali Francesco Paolo Sisto - avrà così il tempo necessario per perfezionare l'iter del provvedimento. Chi oggi ha cercato di lanciare la palla in tribuna è stato servito: gufi e guastatori sono stati sconfitti. Ora avanti tutta verso il risultato finale».

© Riproduzione riservata