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La Superbomba degli ayatollah sfida gli Usa

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La Superbomba degli ayatollah sfida gli Usa

  • –Vittorio Da Rold

L’ayatollah Komeini ne sarebbe stato felice. Alla “madre di tutte le bombe”, il più potente ordigno non nucleare degli Stati Uniti lanciata in aprile in Afghanistan, è arrivata la risposta degli ayatollah iraniani: «Abbiamo il padre di tutte le bombe», un ordigno da 10 tonnellate che supera la bomba americana denominata “Gbu-43 Moab”. A dare l’annuncio a Press tv è stato il comandante della Forza aerospaziale del Corpo dei guardiani della Rivoluzione islamica (Irgc), generale Amir Ali Hajizadeh. Pasdaran che in questi giorni sono tiro del presidente Hassan Rouhani per il loro peso eccessivo nell’economia del Paese con i loro distrati conglomerati.

Forse proprio per sfuggire a questa dura lotta intestina e rilanciare la loro immagine appannata da recenti scandali e arresti eccellenti per corruzione e incapacità gestionale, la Forza aerospaziale dei Pasdaran, come ha riferito il generale, ha spiegato come è nata l’idea di realizzare il super-ordigno, tutto “Made in Iran”, in grado di superare in potenza quello americano.

«A seguito di una proposta della Forza aerospaziale dell’Irgc, l’industria della difesa iraniana ha prodotto una bomba da 10 tonnellate - ha detto Hajizadeh -. Queste bombe possono essere lanciate dagli aerei Ilyushin e sono molto distruttive».

Lo stesso comandante della Forza aerea dei Pasdaran ha definito la nuova arma come «padre di tutte le bombe», sottolineando il superamento di potenza rispetto all’americana “Gbu-43 Massive ordnance air blast bomb” (Moab).

La mossa iraniana non coglie di sorpresa, ma rientra nel piano di potenziamento del sistema difensivo del Paese. Suona inoltre come una nuova sfida agli Usa di Donald Trump, dopo l’inasprimento delle sanzioni contro l’Iran per lo sviluppo dei test missilistici dall’inizio di quest’anno. A Teheran, dove i murales contro il “Satana americano” ancora campeggiano sui muri dell’ex ambasciata Usa, si è pronti a rispondere che la difesa del proprio territorio è un diritto inviolabile, ribadendo che il programma missilistico (come dice anche la Corea del Nord) andrà avanti.

Le caratteristiche della nuova super-bomba iraniana non sono state rese note. Si conoscono quelle del Moab americano, con un peso di 9.800 kg e finora considerata la più potente arma non nucleare mai progettata. L’ordigno, realizzato nel 2003, può colpire grandi aree anche sotto la superficie terrestre con potenti e devastanti onde d’urto che distruggono ogni cosa. Il 13 aprile scorso la 'mother of all bombs', ribattezzata così dall’acronimo Moab, è stata sganciata per la prima volta da un aereo C-130 americano in Afghanistan, nella provincia di Nangarhar, per distruggere un'area di tunnel e grotte usati dall’Isis. Un’operazione accolta con soddisfazione da Trump che ora, però, si trova a fare i conti con la nuova sfida iraniana.

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