
L’Italia e la Francia sono stati gli architetti e i fondatori del progetto europeo. (...) Oggi, i nostri due Paesi si trovano ad affrontare una crisi di fiducia nel progetto europeo, che nutre il populismo. La risposta a queste incertezze è naturalmente politica.
Ma la soluzione è in mano alle nostre imprese ed alla loro capacità di svilupparsi e creare posti di lavoro. I nostri due Paesi possiedono dei vantaggi senza eguali: la creatività, il dinamismo delle nostre imprese, settori industriali all’avanguardia. In questo contesto, vi sono novità fondamentali, come la trasformazione digitale e le nuove tendenze energetiche e climatiche, che offrono grandi opportunità.
Chiediamo ai nostri due Governi di proseguire con vigore l'attuazione delle misure strutturali necessarie per rafforzare la competitività delle nostre imprese e per ripristinare il dinamismo della nostra base industriale: ridurre gli oneri che gravano sulle imprese, ridurre la spesa pubblica a livello locale e nazionale, sviluppare gli investimenti orientati al futuro, rimuovere gli ostacoli allo sviluppo delle PMI.
- A livello europeo, ci aspettiamo delle risposte che possano apportare benefici concreti alle imprese e ai cittadini. L’Unione europea (...) deve anche portare a termine quei “grandi cantieri” che sono rimasti aperti. A cominciare dal completamento del mercato interno dei servizi e dal rafforzamento dell’industria europea. (...). Le politiche a livello UE devono creare le precondizioni per fa nascere dei “campioni europei” che siano in grado di competere a livello internazionale.
In materia di politica sociale è necessario lottare contro tutte le forme di protezionismo e concorrenza sleale.
Le imprese europee hanno bisogno di poter investire ed esportare in condizioni di reciprocità con gli altri partner globali e di disporre di strumenti antidumping efficaci.
Inoltre, alla vigilia dell’adozione di una nuova regolamentazione sulla metodologia di calcolo delle misure antidumping, Confindustria e MEDEF chiedono ai leader dei rispettivi Paesi di fare quanto in loro potere affinché si giunga ad una decisione che non penalizzi le imprese europee: in particolare nel caso si riscontrino distorsioni significative, l’onere della prova deve essere in capo agli esportatori stranieri. In questo modo potrà essere assicurata l’efficacia e la trasparenza del sistema.
- (...) Vogliamo ribadire l’adesione degli imprenditori francesi e italiani all’identità europea. I nostri valori fondamentali sono il nostro bene comune: la libertà di fare impresa, di pensare, di circolare, l’economia sociale del mercato. (...)In un mondo in cui gli Stati continentali si impongono, nessun Paese europeo può pensare di affrontare da solo la competizione. Accontentarsi dello status quo in Europa significherebbe condannarsi. I progetti attuali come l’Unione dei mercati dei capitali e l’Unione dell’energia sono importanti e necessari, ma non sono più sufficienti. Ora è necessario puntare sul rafforzamento dell’Unione europea (...)
Non deve esserci alcun tabù istituzionale. Le nostre organizzazioni accolgono la determinazione dei nostri due Governi per rilanciare l’Unione economica e monetaria. In questo senso, occorre una nuova governance europea, che trasformi l’Europa intergovernativa in comunitaria.
Ci aspettiamo che il prossimo Consiglio europeo, sulla base delle proposte Juncker, possa dare un segnale forte, ma anche che il processo sia effettivamente portato avanti. Chiediamo ai nostri due Governi di avviare questa trasformazione non più rinviabile verso un’Europa più democratica, più coesa e più forte. Le priorità degli imprenditori francesi e italiani per l’Europa e per i nostri due Paesi convergono. (...)
I giovani - I nostri due Paesi condividono il record negativo della disoccupazione giovanile con il 34,1% in Italia ed il 23,7% in Francia. I nostri due Paesi devono riuscire a raggiungere gli stessi risultati dei nostri partner europei. Si tratta di innalzare il livello di qualificazione, sviluppare l’apprendimento, permettere la mobilità e rimuovere tutti gli ostacoli per l’assunzione dei giovani. Le nostre organizzazioni lanceranno un’iniziativa comune per sviluppare scambi transfrontalieri di giovani lavoratori o apprendisti (...).
Il valore lavoro per la realizzazione di uomini e donne - La più grande diseguaglianza in Europa è la disoccupazione. (...) I nuovi lavori, nati dalla rivoluzione digitale, creano nuove situazioni, che ci obbligano di adattare le nostre legislazioni e ad innovarle. Infine, la fiscalità nazionale non deve più penalizzare coloro che decidono di fare impresa.
Lo sviluppo dei territori - L’unità europea passa anche attraverso la coesione dei nostri territori. (...) È nostra responsabilità che gli imprenditori forniscano delle risposte economiche per ridare lavoro e prospettive in questi territori. L’industria deve essere in grado di ritrovare il suo ruolo a pieno titolo.
L’ambizione dello sviluppo del Continente africano - Nel 2050 l’Africa avrà due miliardi di abitanti. (...) I nostri due Paesi, (...) hanno un ruolo privilegiato da svolgere. (...) Ci aspettiamo che il prossimo Vertice UE-Africa metta in campo una strategia a lungo termine, basata su investimenti e finanziamenti, ma soprattutto che consenta alle imprese di partecipare allo sviluppo del Continente.
Le nostre organizzazioni decidono di lavorare insieme in cooperazione rafforzata. Gli scambi tra la Francia e l’Italia forniscono un forte contributo alla crescita.
Sui dossier europei vitali per le nostre imprese: rilancio della politica industriale (...), sviluppo del commercio internazionale, la messa in opera dell’Unione dei mercati di capitali, dell’energia.
Sulle sinergie imprenditoriali transfrontaliere, in particolare per le PMI, nelle imprese del futuro come nelle attività tradizionali.
Il 25 e 26 gennaio 2018, Confindustria e MEDEF organizzeranno insieme a Roma il primo forum delle imprese dei due Paesi. Si tratterà di esaminare in maniera approfondita, con i responsabili politici francesi e italiani, l’insieme delle questioni bilaterali e internazionali (...).
*Presidente Confindustria;
**Presidente Medef
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