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Tim: comitato golden power accerta violazione obblighi notifica di Vivendi

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Avviata procedura di multa

Tim: comitato golden power accerta violazione obblighi notifica di Vivendi

  • – di Redazione Online

La decisione era attesa e arriva all’indomani del vertice di Lione. Il gruppo di coordinamento sulla verifica per l'attivazione del golden power su Tim con una riunione nel pomeriggio ha terminato il procedimento avviato ad agosto. Al termine dell'istruttoria, è stata accertata la sussistenza degli obblighi di notifica, in capo a Vivendi, in merito alle operazioni di acquisizione di partecipazioni in TIM e la relativa violazione.

Il gruppo ha, quindi, avviato il procedimento per l'eventuale erogazione della sanzione pecuniaria prevista. Lo rendono noto fonti della presidenza del Consiglio. La multa, la cui entità non è stata evidentemente ancora messa a
punto, dovrebbe ricadere comunque sul capo della stessa Tim, e non di Vivendi.

Vivendi: apertura procedura comitato golden power è verso Tim
L'apertura del procedimento da parte del comitato sulla golden power di Palazzo Chigi è avvenuta nei confronti di Tim, e non di Vivendi. Lo sostengono fonti vicine al gruppo francese

La procedura avviata a Palazzo Chigi, in ogni caso, sembrerebbe escludere ulteriori forme di pressing pure possibili con l'attivazione dei poteri speciali e si
configurerebbe quindi come una soluzione 'soft'. L'azienda, però, non ci sta e promette battaglia. Ribadendo ancora una volta che «non sussisteva alcun obbligo di notifica».

Tim: la rete è rimasta nella piena titolarità, nessun obbligo notifica
Fonti Tim ribadiscono che, a proprio avviso, non sussisteva alcun obbligo di notifica, non avendo mai adottato alcuna delibera, atto o operazione che avesse per effetto una modifica della titolarità, del controllo o della disponibilità della rete di comunicazioni elettroniche oggetto delle norme di legge in materia di golden power, rete che è quindi rimasta sempre nella piena titolarità, controllo e disponibilità di Tim. La società, coerentemente con i propri interessi, secondo le stesse fonti, continuerà a far valere le proprie argomentazioni nelle sedi competenti, certa di avere agito nel pieno rispetto delle norme.


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