Italia

Partecipate, i Comuni si nascondono al Mef. Incentivi e penalità…

  • Abbonati
  • Accedi
dossier Uvi Senato

Partecipate, i Comuni si nascondono al Mef. Incentivi e penalità per l'”emersione”

Un sistema di incentivi e, come soluzione estrema, il ricorso a penalità. Sono questi due dei “correttivi” indicati dall'Ufficio valutazione impatto (Uvi) del Senato per costringere, a differenza di quanto accaduto fino ad oggi, le amministrazioni pubbliche (Comuni in testa soprattutto quelli più piccoli) a fornire puntualmente al ministero dell'Economia il quadro reale delle partecipazioni possedute direttamente o indirettamente.

Le inadempienze dei Comuni
Con un dossier pubblicato ieri, proprio all'approssimarsi della scadenza odierna per tutta la Pa per presentare la ricognizione straordinaria di tutte le partecipazioni, l'Uvi ha infatti cercato di capire perché finora il numero delle partecipazioni che risultano al dipartimento del Tesoro (l'ultima rilevazione disponibile è del 2014) sia sottodimensionato rispetto ad altre fonti (appena 6.702 amministrazioni adempienti sulle 10.770 interessate dalla rilevazione). A non fornire risposte complete sono stati soprattutto i Comuni che hanno aderito al censimento del Mef solo nel 68,4 per cento dei casi a differenza di Regioni e Province che hanno risposto in toto alle sollecitazioni del dipartimento del Tesoro. E questo è il vero “buco” nel censimento visto che, come è noto, il maggior numero di partecipate fa capo proprio agli enti locali. Il “report” dell'Uvi del Senato parla chiaro: «La copertura incompleta dei Comuni rappresenta probabilmente l'aspetto più delicato per l'affidabilità dei dati del dipartimento del Tesoro».

Incentivi e penalità per migliorare il censimento
Nel dossier si sottolinea che le società partecipate dei Comuni più piccoli sono quelle che hanno «una maggiore probabilità» di non essere censite così come appare in salita la rilevazione delle imprese di dimensioni minori. Di qui la necessità di alcuni correttivi. A cominciare, secondo l'Uvi di palazzo Madama, da un sistema di incentivi e anche di penalità (in linea con le ultime disposizioni in vigore) per rendere sconveniente non rispondere alla rilevazione del Mef. Nel report si afferma che alcuni enti potrebbero non rispondere al Mef semplicemente perché non detengono partecipazioni. Anche per questo motivo l'Uvi suggerisce di avviare un'indagine ex post chiedendo solo alle amministrazioni che non hanno risposto se hanno o meno partecipazioni.

© Riproduzione riservata