È tornato l'allarme smog nelle grandi città del Nord. Ma l'aria di Milano, Torino e delle altre città migliora di anno in anno. L'anidride solforosa (SO2) è prodotta soprattutto dai combustibili fossili a maggiore contenuto di zolfo come il carbone e l'olio combustibile, ma anche il cherosene e la nafta e in misura minore il gasolio e la benzina. Pochi decenni fa il carbone era ancora usato in modo diffuso negli impianti condominiali di riscaldamento. A partire dagli anni 70 nelle città sono stati vietati i combustibili più pesanti come il carbone e l'olio combustibile e sono stati abbandonati quelli inquinanti a vantaggio del metano.
Nelle grandi città come Torino, Milano, Brescia o Venezia inoltre si è diffuso il teleriscaldamento grazie alla combustione di rifiuti selezionati, che ha permesso di ridurre gli inquinanti nell'aria.
Grazie alle normative europee i carburanti più raffinati sono stati migliorati fino a contenere quantità bassissime di zolfo. Per esempio le marmitte catalitiche delle vetture a benzina vietano la presenza di zolfo nella benzina e le automobili diesel di nuova produzione devono contenere il filtro antiparticolato (Fap) contro le fumate solforose del gasolio.