Italia

3/5 Fisco e risparmio / Fondi comuni di investimento

  • Abbonati
  • Accedi
    ipotesi PATRIMONIALE SULLA VITA

    Fondi, polizze, conti: come è cambiata la tassazione sul risparmio

    E' la riserva cui attingere nei momenti di difficoltà. E proprio per questo gli italiani considerano il risparmio come un bene prezioso, da custodire gelosamente e proteggere dalle oscillazioni dei mercati. Anche per questo il Fisco sul “petrolio degli italiani” non ha calcato la mano fino a pochi anni fa (almeno se confrontato con l'estero), badando a non appesantire eccessivamente il carico sugli accantonamenti di risparmiatori e investitori. Ma le esigenze di cassa dello Stato hanno portato i recenti governi ad aumentare la tassazione sul risparmio degli italiani, rimodulando incentivi e imposizioni. Con un atteggiamento a volte ambivalente che ha spaesato risparmiatori e investitori, minandone in parte la fiducia e rimodulando la mappa del risparmio. Vediamo come

    3/5 Fisco e risparmio / Fondi comuni di investimento

    E' durata poco la luna di miele del risparmio gestito con il fisco: per decenni da più parti si è invocato l'allineamento della tassazione italiana a quella europea, cancellando cioè la tassazione sui rendimenti periodici concentrando così l'imposizione fiscale al momento del disinvestimento (capital gain). Nel 2014 questa aliquota è salita dal 20 al 26%, misura aggiuntiva all'imposta di bollo dello 0,2% sulle consistenze accantonate, di cui detto poco prima. Ciononostante i fondi comuni negli ultimi anni hanno vissuto una fase particolarmente positiva in termini di raccolta, con un patrimonio complessivo che ha oltrepassato la soglia di 2mila miliardi euro di raccolta, con tassi di crescita a doppia cifra percentuale. Le ragioni di questo successo, nonostante l'aumento dell'imposizione fiscale, è da ricercarsi nel buon andamento dei mercati finanziari (in crescita pressoché costante dal 2011) e soprattutto grazie alla necessità degli investitori di individuare strumenti maggiormente diversificati da sostituire in portafoglio alla componente obbligazionaria, i cui rendimenti sono scesi anche sotto la parità, dopo l'avvio dell'acquisto di titoli di Stato da parte della Banca centrale europea.

    © Riproduzione riservata