Ieri la costiera amalfitana fu teatro del tormentato amore tra Anna Magnani e Roberto Rossellini, poi di quello tra lo stesso grande regista e la star hollywoodiana Ingrid Bergman. Oggi sempre in Campania, in una regione ricca di luoghi di particolare bellezza, arrivano magnati russi, cinesi, indiani per pronunciare il loro fatidico “sì”.
La Campania si sta imponendo come destinazione italiana del momento per il wedding tourism. A giugno la fashion blogger cinese Feiping Chang ha scelto Capri per convolare a nozze con il banchiere di Hong Kong Lincoln Li. A settembre invece Whitney Wolfe, fondatrice del sito di incontri Tinder, e il petroliere texano Michael Herd hanno accolto i 200 ospiti del loro matrimonio a Positano. E non ci si ferma qui: per il 2018, per esempio, è atteso a Paestum il matrimonio del figlio di un milionario indiano. Cronache rosa, che raccontano anche di un business, se consideriamo che il valore del turismo matrimoniale in Italia è stimato intorno ai 60 milioni.
«Eventi del genere – spiega Suita Carrano Bonadies, presidente dell’Iwpa, associazione internazionale dei wedding planner (e co-proprietaria dello storico Hotel Bonadies di Ravello) – si raggruppano in due grandi famiglie: da un lato i matrimoni regolari, dall’altro quelli simbolici». I secondi sono semplicemente ricevimenti nei quali una coppia festeggia la propria unione, «ma non per questo – continua la Carrano – bada a spese».
Prevalgono i clienti britannici, seguiti da nordamericani e russi. Tra le new entry i clienti provenienti da Iran e Perù. «La gran parte di questi matrimoni – spiega Carrano – è organizzata a distanza. Il ruolo del wedding planner è decisivo, ecco perché occorrerebbe un riconoscimento della professione a livello nazionale».
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