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8/9 Il relatore Marazziti: una grande legge di riforma in sanità

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    Ddl Lorenzin approvato alla Camera, ecco l'omnibus sanitario dai trial alle nuove professioni

    Più attenzione alla medicina di genere e alla pediatria e garanzie su trasparenza e imparzialità delle sperimentazioni cliniche sui medicinali per uso umano, con un maggiore coinvolgimento delle associazioni dei pazienti; brevettabilità dei risultati di ricerche non profit condotte in ambito pubblico come volano per partnership pubblico-privati; una riforma della farraginosa macchina dei comitati etici, ordini professionali più democratici; nuove professioni sanitarie - come gli osteopati e i chiropratici - e una cornice aperta per il riconoscimento di quelle in arrivo per la sanità del futuro. Sono solo alcune delle novità previste dal Ddl Lorenzin, un omnibus da quasi quattro anni in Parlamento, approvato ieri dalla Camera e ora pronto per il via libera del Senato nella prima finestra utile per il voto, che non dovrebbe trovare ostacoli, alla luce del lungo lavoro di concertazione condotto in commissione Affari sociali dal presidente e relatore del provvedimento Mario Marazziti (Des-Cd). Il disegno di legge Lorenzin prevede quindi un'ampia delega al Governo su trial, riordino delle professioni sanitarie e dirigenza sanitaria del Ministero della salute. Ma non solo. Sono introdotti anche nuovi ordini professionali come quello degli infermieri e dei biologi, delle ostetriche e dei tecnici sanitari di radiologia medica.

    8/9 Il relatore Marazziti: una grande legge di riforma in sanità

    «La legge che approviamo oggi - ha affermato nella dichiarazione di voto di Montecitorio Mario Marazziti, relatore del disegno di legge e presidente della Commissione Affari Sociali - è una delle grandi leggi di riforma di questa legislatura in campo sanitario, insieme a quella sul rischio clinico. Una legge sulla Salute che tocca tutti i cittadini italiani e, direttamente, più di un milione di professionisti, fra professioni antiche e nuove». «È un provvedimento atteso da molti anni - continua Marazziti - che produrrà miglioramenti decisivi nella nostra sanità. Mi riferisco, fra l'altro, alle sperimentazioni cliniche, alla brevettabilità della ricerca non profit, al sostegno alla ricerca pubblica, all'individuazione e istituzione delle nuove professioni sanitarie sulla base di criteri oggettivi, in tempi ragionevolmente certi, con istanza anche dal basso».

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