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9/9 Melazzini (Aifa): sulla ricerca il provvedimento allinea Italia…

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    Ddl Lorenzin approvato alla Camera, ecco l'omnibus sanitario dai trial alle nuove professioni

    Più attenzione alla medicina di genere e alla pediatria e garanzie su trasparenza e imparzialità delle sperimentazioni cliniche sui medicinali per uso umano, con un maggiore coinvolgimento delle associazioni dei pazienti; brevettabilità dei risultati di ricerche non profit condotte in ambito pubblico come volano per partnership pubblico-privati; una riforma della farraginosa macchina dei comitati etici, ordini professionali più democratici; nuove professioni sanitarie - come gli osteopati e i chiropratici - e una cornice aperta per il riconoscimento di quelle in arrivo per la sanità del futuro. Sono solo alcune delle novità previste dal Ddl Lorenzin, un omnibus da quasi quattro anni in Parlamento, approvato ieri dalla Camera e ora pronto per il via libera del Senato nella prima finestra utile per il voto, che non dovrebbe trovare ostacoli, alla luce del lungo lavoro di concertazione condotto in commissione Affari sociali dal presidente e relatore del provvedimento Mario Marazziti (Des-Cd). Il disegno di legge Lorenzin prevede quindi un'ampia delega al Governo su trial, riordino delle professioni sanitarie e dirigenza sanitaria del Ministero della salute. Ma non solo. Sono introdotti anche nuovi ordini professionali come quello degli infermieri e dei biologi, delle ostetriche e dei tecnici sanitari di radiologia medica.

    9/9 Melazzini (Aifa): sulla ricerca il provvedimento allinea Italia all'Ue

    «Un'ottima notizia per il mondo della sanità e della ricerca», commenta il direttore generale dell'Aifa, Mario Melazzini. «Il provvedimento introduce delle novità fondamentali - continua Melazzini - attese da anni, che hanno il merito di allineare il Paese con il resto d'Europa e con le realtà più avanzate a livello mondiale in materia di sperimentazioni cliniche. La creazione di un centro di coordinamento dei comitati etici presso Aifa, la razionalizzazione e riduzione di quelli esistenti e l'introduzione di procedure standard sono elementi di assoluta innovazione. Con questa normativa si mettono a disposizione del sistema della ricerca pubblica e privata delle nuove armi per competere alla pari a livello internazionale e produrre ricerca di qualità sempre più elevata, creando valore aggiunto per i pazienti e per tutta la filiera della ricerca».

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