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7/9 Ministra Lorenzin: finalmente si affrontano questioni vitali

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    Ddl Lorenzin approvato alla Camera, ecco l'omnibus sanitario dai trial alle nuove professioni

    Più attenzione alla medicina di genere e alla pediatria e garanzie su trasparenza e imparzialità delle sperimentazioni cliniche sui medicinali per uso umano, con un maggiore coinvolgimento delle associazioni dei pazienti; brevettabilità dei risultati di ricerche non profit condotte in ambito pubblico come volano per partnership pubblico-privati; una riforma della farraginosa macchina dei comitati etici, ordini professionali più democratici; nuove professioni sanitarie - come gli osteopati e i chiropratici - e una cornice aperta per il riconoscimento di quelle in arrivo per la sanità del futuro. Sono solo alcune delle novità previste dal Ddl Lorenzin, un omnibus da quasi quattro anni in Parlamento, approvato ieri dalla Camera e ora pronto per il via libera del Senato nella prima finestra utile per il voto, che non dovrebbe trovare ostacoli, alla luce del lungo lavoro di concertazione condotto in commissione Affari sociali dal presidente e relatore del provvedimento Mario Marazziti (Des-Cd). Il disegno di legge Lorenzin prevede quindi un'ampia delega al Governo su trial, riordino delle professioni sanitarie e dirigenza sanitaria del Ministero della salute. Ma non solo. Sono introdotti anche nuovi ordini professionali come quello degli infermieri e dei biologi, delle ostetriche e dei tecnici sanitari di radiologia medica.

    7/9 Ministra Lorenzin: finalmente si affrontano questioni vitali

    “Finalmente dopo quattro anni questo ddl che porta il mio nome - dichiara la ministra della Salute Beatrice Lorenzin - è stato approvato anche alla Camera. È un ddl molto importante perché affronta alcune questioni vitali per la sanità ma anche per la ricerca scientifica nel nostro Paese”. Si affronta, ha spiegato, “la questione della sperimentazione clinica ma anche della medicina di genere e si affrontano temi molto sentiti che riguardano l'abusivismo sanitario. C'è anche il rafforzamento delle norme penali contro chi compie abusi nelle residenze di anziani o disabili”. E poi “c'è una parte molto significativa del ddl che affronta dopo 70 anni la riorganizzazione degli ordini professionali e che riconosce nuove professioni sanitarie”.

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