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2/9 Ricerca / 1, dimezzati i comitati etici

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    Ddl Lorenzin approvato alla Camera, ecco l'omnibus sanitario dai trial alle nuove professioni

    Più attenzione alla medicina di genere e alla pediatria e garanzie su trasparenza e imparzialità delle sperimentazioni cliniche sui medicinali per uso umano, con un maggiore coinvolgimento delle associazioni dei pazienti; brevettabilità dei risultati di ricerche non profit condotte in ambito pubblico come volano per partnership pubblico-privati; una riforma della farraginosa macchina dei comitati etici, ordini professionali più democratici; nuove professioni sanitarie - come gli osteopati e i chiropratici - e una cornice aperta per il riconoscimento di quelle in arrivo per la sanità del futuro. Sono solo alcune delle novità previste dal Ddl Lorenzin, un omnibus da quasi quattro anni in Parlamento, approvato ieri dalla Camera e ora pronto per il via libera del Senato nella prima finestra utile per il voto, che non dovrebbe trovare ostacoli, alla luce del lungo lavoro di concertazione condotto in commissione Affari sociali dal presidente e relatore del provvedimento Mario Marazziti (Des-Cd). Il disegno di legge Lorenzin prevede quindi un'ampia delega al Governo su trial, riordino delle professioni sanitarie e dirigenza sanitaria del Ministero della salute. Ma non solo. Sono introdotti anche nuovi ordini professionali come quello degli infermieri e dei biologi, delle ostetriche e dei tecnici sanitari di radiologia medica.

    2/9 Ricerca / 1, dimezzati i comitati etici

    Viene istituito presso l'Agenzia italiana del Farmaco (Aifa) un Centro di coordinamento nazionale dei comitati etici territoriali per le sperimentazioni cliniche con funzioni di coordinamento e indirizzo; tale centro interviene su richiesta dei singoli comitati etici territoriali per esprimere valutazioni sui trial. E vigila sull'attività degli stessi comitati territoriali, proponendone la soppressione in caso di mancato rispetto dei termini previsti dalle normative comunitarie. Si dimezza il numero dei Comitati etici territoriali (ora un centinaio) prevedendone un massimo di 40, almeno uno per Regione. Saranno poi individuati tre comitati etici a valenza nazionale, di cui uno dedicato alla sperimentazione in ambito pediatrico. L'Aifa infine individuerà una tariffa unica a carico del promotore della sperimentazione, da applicare in modo uniforme sull'intero territorio nazionale. La funzione dei comitati etici è quella di mettere il proprio parere prima dell'inizio di qualsiasi sperimentazione clinica in merito alla quale è stato interpellato, tenendo in particolare considerazione rilevanza della sperimentazione, adeguatezza della struttura, completezza delle informazioni fornite ai pazienti coinvolti. Il riordino si pone l'obiettivo di superare la complessità e frammentarietà dell'organizzazione attuale.

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