«Parisi ha fatto un errore enorme che non si cancella. E sbaglia anche Cancelleri a non dire “questa persona non può stare più nella mia squadra”. È inadatto a ricoprire un ruolo di pubblico amministratore. Non prenderei mai a lavorare con me una persona del genere. Su questo bisogna essere molto meno tolleranti di quanto Cancelleri ha dimostrato di essere. È inaccettabile. Poi deciderà lui da chi farsi circondare, certo anche le persone che ti circondano rappresentano il tuo modo di fare». Ospite della trasmissione “24Mattino”, in onda questa mattina su Radio24, il capogruppo dem alla Camera Ettore Rosato dice la sua sulla polemica innescata da Angelo Parisi - indicato come futuro assessore da Giancarlo Cancelleri, candidato del M5S alle Regionali siciliane - che su twitter aveva usato parole di odio nei confronti dello stesso Rosato.
Minacce «degenerazione inaccettabile»
Ai conduttori Luca Telese e Oscar Giannino Rosato spiega che «quando il dibattito politico arriva a minacce di questo tipo» («bruceremo vivo Rosato», ndr), allora «si perde completamente la misura. Mi sarei aspettato onestamente un gesto di riconciliazione che, evidentemente, non è stato reputato utile». Per il capogruppo Pd «a furia di seminare odio le piantine prima o poi germogliano e c'è sempre qualcuno che purtroppo trasforma le parole in fatti e quello che può sembrare una banale provocazione diventa invece un atto di violenza reale. A questo bisogna mettere un freno, c'è una degenerazione inaccettabile, finché lo dice un qualsiasi cittadino si può far finta di niente e cercare di sminuire, ma quando lo dice una persona che deve andare a rappresentare ai più alti livelli le amministrazioni allora diventa un problema serio».
«Leggi elettorali non si fanno sulla propria situazione personale»
A una domanda dei conduttori sulla sua possibile mancata rielezione con la nuova legge elettorale, il Rosatellum-bis, che porta il suo nome, Rosato chiarisce di non «vere la palla di vetro» e di non poter azzardare previsioni. Le elezioni, spiega, «si fanno perché non si sanno i vincitori e i perdenti. Quello che è certo è che le leggi elettorali non si possono fare ognuno sulla propria situazione locale e personale, perché altrimenti le leggi elettorali non si faranno mai e questo è accaduto finora nel Parlamento». E conclude: «Sono convinto che abbiamo trovato la migliore mediazione possibile in un contesto politico difficilissimo».
Riconferma Visco «vicenda chiusa»
Nel suo intervento in trasmissione c'è spazio anche per un commento sulla conferma di Ignazio Visco alla guida di Bankitalia, dossier spinoso che ha visto Rosato in prima fila a sostegno della mozione Pd contraria ad un secondo mandato. «Per quanto ci riguarda la scelta sul governatore è stata compiuta. Il governo ha scelto Ignazio Visco per fare il governatore della Banca d'Italia», taglia corto, ribadendo che la linea che scelta dal governo «è la linea che noi sosteniamo come abbiamo sempre fatto. La dialettica trasparente che c'è stata su questa vicenda ha consentito a tutti di capire quali erano le posizioni in campo e quali sono le rimostranze e i problemi che noi abbiamo sollevato in merito alla Banca d'Italia. La vicenda per noi è chiusa».
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