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Per Alitalia si guarda oltre alle offerte presentate

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cessione dell’ex compagnia di bandiera

Per Alitalia si guarda oltre alle offerte presentate

Non soddisfatti delle sette offerte vincolanti ricevute - perchè puntano all’acquisto di singoli asset di Alitalia -, i commissari straordinari vogliono continuare a guardarsi intorno per cercare un acquirente interessato all’intera compagnia. Il messaggio è rivolto a Lufthansa ed EasyJet, che hanno offerto di comprare solo il lotto Aviation. Per tutelare quello che considerano un interesse generale, la salvaguardia dell’integrità di Alitalia, i tre commissari ritengono di avere tecnicamente il potere di chiamare e contattare nuovi interlocutori, anche se non hanno presentato l’offerta vincolante all’asta pubblica che è in corso. Questo riferiscono i sindacati, dopo un faccia a faccia di circa tre ore con Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari

Rientra in partita il fondo Cerberus
Il primo pensiero va al fondo d’investimento americano Cerberus, che aveva presentato una manifestazione di interesse, ma poi è rimasto in stand by, ritenendo troppo restrittive le condizioni del bando. In questo quadro, dunque, entra in partita anche Cerberus, che ha nel mirino tutta la compagnia, anche se non ha formalizzato la proposta in un’offerta vincolante. L’obiettivo dei commissari è che Alitalia non faccia la fine di Air Berlin, fallita e acquistata a pezzettini in parte da Lufthansa e in parte da EasyJet. Ma l’apertura a nuovi candidati può servire ai tre commissari anche per rilanciare al tavolo negoziale che si aprirà con Lufthansa, EasyJet e gli altri pretendenti, per cercare di strappare condizioni migliorative nell’offerta.

Per il negoziato c’è tempo fino al 30 aprile
La situazione è assai complessa, ma la novità è che sulla trattativa non pende più come una spada di Damocle il fattore tempo. I commissari hanno ottenuto dal governo più tempo - il termine del negoziato per ottenere miglioramenti è slittato al 30 aprile 2018 - ed hanno più risorse - altri 300 milioni che fanno lievitare a 900 milioni il prestito ponte - da restituire entro il 30 settembre 2018.

In cassa ancora 850 milioni
Risorse che, peraltro, solo in minima parte sono state intaccate, avendo Alitalia ancora in cassa 850 milioni. Le azioni sul versante del contenimento dei costi hanno prodotto 140 milioni di risparmi, i ricavi per la prima volta da alcuni anni sono tornati a crescere, l’Ebit del secondo semestre si profila in sostanziale pareggio. Per la stagione invernale, in cui si attendono tradizionalmente meno viaggiatori, saranno messi a terra 6 aerei, meno comunque dei 13 previsti dal piano Etihad. Un’altra novità riguarda la manutenzione: si punta a reinternalizzare alcuni servizi a valore aggiunto per venderli alle low cost.

Altre cifre non sono state fornite dai commissari, per avere un quadro più dettagliato delle condizioni in cui versa la compagnia che lo scorso anno ha perso quasi 500 milioni. Ma quello che appare chiaro è che la trattativa per la cessione di Alitalia si profila ancora lunga.

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