Condanna a un anno e quattro mesi per il parlamentare del Pdl Antonio Angelucci, accusato di falso per l’ottenimento dei fondi all’editoria per i quotidiani Libero e il Riformista.
La decisione del Tribunale di Roma
In sede di richiesta di condanna, il sostituto procuratore di Roma, Francesco Dall’Olio aveva chiesto per il parlamentare una condanna a quattro anni di carcere, ritenendo che il politico avesse avuto un ruolo di rilievo nell’illecito ottenimento dei finanziamenti per gli anni 2006 e 2007. Il Tribunale di Roma, però, ha analizzato i fatti, stabilendo per il parlamentare una condanna a un anno e quattro mesi.
Le due società legate a un unico editore
Stando all’accusa, come formulata dalla Procura, le due società avevano dichiarato di appartenere a due diversi editori, così da aggirare la normativa e dunque il divieto di richiedere contributi pubblici per più di una testata di proprietà del medesimo editore. In realtà, le indagini hanno consentito di accertare che dietro entrambe le testate ci fosse Angelucci.
Nel 2013 il sequestro di 20 milioni di euro
Per questa vicenda nel giugno del 2013 la Procura di dispose il sequestro preventivo di circa 20 milioni di euro. L'operazione fu eseguita dalla Guardia di finanza, che passò al setaccio i conti delle società editrici Libero e il Riformista.
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