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    MARTEDì quarto INCONTRO GOVERNO-SINDACATI

    Pensioni, ecco le nuove proposte del Governo per la riforma

    “Tutela” previdenziale allargata per i lavori «gravosi», esentati dall’aumento automatico dell’età per la pensione sulla base dell’aspettativa di vita, e allargamento della platea di chi potrà beneficiare dell’Ape sociale. È attorno a queste due novità che si snodano le nuove proposte di riforma delle pensioni illustrate venerdì dal Governo nell’incontro con i sindacati. Nel testo presentato, il Governo concorda «sulla necessità di continuare il confronto anche nella prossima legislatura, al fine di affrontare le altre problematiche individuate». In particolare, l’impegno è di intervenire su giovani e donne «nel rispetto dei vincoli di bilancio e della sostenibilità di medio-lungo termine della spesa pensionistica e del debito». Il Governo ha ottenuto l’ok solo dalla Cisl, un giudizio sospeso della Uil e un secco no della Cgil. Martedì prossimo si terrà un nuovo incontro (il quarto). Ecco, nel dettaglio, gli “addendum” di ieri alla proposta del Governo

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    Il nuovo insieme di misure proposte innescherebbe una maggiore spesa per circa 300 milioni a regime, vale a dire al termine del primo decennio di applicazione. Per una conferma di questa stima bisogna aspettare la relazione tecnica che accompagnerà l’emendamento. Queste risorse si aggiungono a 252 milioni già previsti, tra il 2018 e il 2020 per le altre norme previdenziali già previste in manovra.

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