Nel periodo giugno-ottobre Alitalia ha realizzato ricavi per 1,433 miliardi, ebitda per 73,9 milioni e un risultato netto negativo per 31,3 milioni (perdita 20,9 mln escludendo gli interessi sul prestito governativo). Lo ha riferito in audizione alla Camera il commissario di Alitalia Luigi, Gubitosi, che si aspetta una tendenza positiva, a livello di ebitda, anche negli ultimi due mesi del 2017. «Lo avevamo detto. Non c'è poi tutta questa fretta», ha dichiarato il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, interpellato sul miglioramento dei conti della compagnia e sulla prospettiva di vendita.
A fine anno liquidità a 800 milioni
«A fine anno la disponibilità di cassa sarà di circa 800 milioni», ha detto Gubitosi. «A ieri si attestava a 849 milioni», ha precisato il commissario, sottolineando che «è ancora disponibile quasi tutto il prestito pubblico» da 900 milioni. L'ex compagnia di bandiera «non ha a memoria recente avuto tutti
questi soldi» a disposizione, ha aggiunto Gubitosi. Da tenere presente, inoltre - si legge in una nota diffusa dopo l'audizione dalla compagnia -, che la cassa è calcolata al netto della costituzione di un deposito presso la Iata del valore di 118 milioni di euro e della costituzione di depositi per operazioni di hedging presso banche per un valore complessivo di 29 milioni di euro.
Ebitda positivo nella seconda metà dell'anno
«L'Ebitda sarà positivo nella seconda parte dell'anno, siamo ragionevolmente sicuri che sarà positivo», ha detto poi il commissario alla luce dei risultati al 31 ottobre di Alitalia. Nel corso dell'audizione Gubitosi ha ricordato che fino ad ora si era previsto un Ebitda nel secondo semestre in sostanziale pareggio.
Il commissario ha poi sottolineato come «finora abbiamo un'ottima collaborazione con i sindacati», «ci vediamo periodicamente per aggiornarli», ricordando che in azienda ci sono 1.600 persone in cig. E a proposito del lavoro dei commissari nella vendita della compagnia aerea, Gubitosi ha detto: « Noi non facciamo marketing politico, io non l'ho mai fatto in56 anni e non intendo iniziare ora. Faremo la cosa giusta, ci muoviamo esclusivamente nell'interesse della compagnia».
Paleari: lavorato su complessità e clima deteriorato
Presente all'audizione anche l'altro commissario straordinario di Alitalia, Stefano Paleari, il quale ha spiegato che al loro arrivo a maggio lui e Gubitosi hanno «trovato un'azienda caratterizzata da una cospicua complessità da ogni punto di vista, di organizzazione, dei processi decisionali e del modo in cui si sta sul mercato. E un clima parecchio deteriorato nei rapporti con i dipendenti». «Noi abbiamo cercato di intervenire su tutti i fronti», ha aggiunto, precisando che «quest'anno per la prima volta i ricavi vedranno il segno più dopo il segno meno degli ultimi 3 anni». Sull'altro fronte, invece, i commissari hanno lavorato per la «ricostruzione di un clima positivo», ha aggiunto.
Gubitosi: sui dirigenti 8,5 milioni di risparmi
«Al momento stanno lavorando con noi 8.780 persone a tempo indeterminato - ha spiegato Gubitosi - il 13% in meno rispetto all'anno scorso». Compresi anche i dipendenti a tempo determinato, ha aggiunto, Alitalia ha «un totale di circa 9 mila persone», il 16% in meno rispetto all'anno scorso. Nell'ambito del processo di razionalizzazione della struttura organizzativa avviata dai commissari, ha spiegato il commissario, c'è stata una riduzione della prima linea aziendale da 15 a 9 unità, un ridisegno in corso per la seconda e la terza linea aziendale (con riduzione di circa 60 posizioni manageriali). Inoltre è stata fatta una riduzione del numero dei dirigenti da 64 a 46, con un «risparmio per 8,5 milioni l'anno»: «Quel cambio della cultura aziendale di cui abbiamo parlato - ha osservato Gubitosi - sarebbe stato difficile con la stessa squadra che ha gestito la compagnia negli ultimi 10 anni».
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