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Dossier Ecco i 42 indicatori per fotografare la qualità della vita

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    Dossier | N. 8 articoliQualità della vita 2017: tutte le classifiche del Sole 24 Ore

    Ecco i 42 indicatori per fotografare la qualità della vita

    Sei grandi fotografie, 42 scatti e più di 4.600 “dettagli” sotto osservazione. Sono gli ingredienti utilizzati per cucinare la Qualità della vita 2017. Un corredo statistico imponente, che serve per coprire in modo uniforme tutte le 110 province d’Italia. Ma vediamo, in estrema sintesi, i sei ambiti dell’indagine (nelle tabelle a fianco sono pubblicate le sei “classifiche di tappa”, vera e propria anticamera della graduatoria finale, ospitata nella prima pagina di questo speciale dedicato alla ricerca).

    Nella prima categoria, denominata Ricchezza e consumi, vengono raccolti gli indicatori più economici. Con un’avvertenza: redditi e risparmi non rappresentano, da soli, parametri esaustivi e sufficienti per misurare benessere e vivibilità, ma restano pur sempre pre-requisiti fondamentali. E qui debutta uno dei sei nuovi indicatori dell’edizione 2017: gli acquisti online, visto che l’e-commerce non è solo un canale di vendita sempre più diffuso, ma pure un moltiplicatore di benessere, con la sua capacità di generare indotto, dai servizi di logistica ai posti di lavoro. In questa categoria il Nord fa la parte del leone, con Lombardia e Triveneto che dominano la top five, mentre la Campania fa registrare le performance peggiori.

    La stessa avvertenza vale anche per la seconda area d’indagine - Lavoro e innovazione -, perché spirito d’intraprendenza, possibilità di impiego e nuove iniziative sono tutti sintomi di un buon tessuto economico e di vivacità. In questo ambito rientrano, dunque, numero di imprese registrate per 100 abitanti, tassi di occupazione e disoccupazione giovanile (quest’anno la fascia interessata non è più 15-24 anni, ma si è allargata agli under 29), quota di export sul Pil provinciale, rapporto depositi/impieghi, start up innovative e (seconda new entry) gap retributivo di genere. In questa macro-area irrompe sulla scena il Centro-Nord, con Ascoli Piceno al top e Reggio Emilia sul podio, alle spalle di Milano. In coda le province di Reggio Calabria, Ogliastra e Taranto.

    La categoria Ambiente e servizi introduce due nuovi parametri - spesa in farmaci per abitante e consumo di suolo - che affiancano la tradizionale pagella di Legambiente sugli ecosistemi urbani e altri parametri su servizi e welfare. Qui le province di media dimensione si comportano come tanti Giano bifronte: occupano il podio (Sondrio, Trieste e Livorno), ma si piazzano pure agli ultimi tre posti (Chieti, Frosinone e Fermo, maglia nera). Quanto al Sud, non solo non occupa le ultime posizioni (come in quasi tutte le altre classifiche di tappa), ma riesce pure a piazzare Matera nella top ten.

    Demografia e società è la quarta area d’indagine, con un indicatore nuovo di zecca: il numero medio di anni di studio degli over 25. In questo ambito, dove rientrano criteri storici (densità abitativa, tasso di natalità, indice di vecchiaia, laureati ogni mille giovani), le località alpine la fanno da padrone (vince Aosta, seconda Trento e terza Bolzano).

    Nella quinta macro-categoria, denominata Giustizia e sicurezza, accanto ai classici indicatori su furti d’auto e in casa, scippi e frodi informatiche (i reati più avvertiti dai cittadini), fa il suo ingresso l’indice di litigiosità. Motivo? Immaginate che una provincia sia come un condominio: meglio vivere in una palazzina tranquilla, piuttosto che con vicini di pianerottolo riottosi e pronti a litigare su tutto. Quest’area dell’indagine è la più penalizzante per le grandi città: agli ultimi tre posti si piazzano Bari, Roma e Milano (110° posto), mentre ad aggiudicarsi la vittoria di tappa è Verbano-Cusio-Ossola.

    Infine, l’area Cultura e tempo libero, dove contano - come sempre per la Qualità della vita del Sole 24 Ore - la diffusione di spettacoli, librerie, sale cinematografiche, luoghi di ritrovo, ma anche associazionismo sportivo e non profit. I risultati? Vince Firenze, davanti a Roma e Siena. Nella parte più bassa della classifica, invece, si trovano Ogliastra, Medio Campidano e Crotone.

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