
È Milano la capitale indiscussa dei risparmi delle famiglie. Nel 2016 ciascun abitante della provincia può infatti contare in banca su una “disponibilità” superiore ai 73mila euro tra conti correnti, depositi a risparmio e certificati di deposito. Una somma che è pari a più del doppio rispetto a Bolzano (al secondo posto con 35.600 euro pro capite) e a Trieste (33.520). Non solo: il gruzzolo risulta ben 15 volte superiore a quello di cui possono disporre gli abitanti della provincia di Crotone, che si fermano a poco oltre i 5mila euro (5.136 per la precisione), occupando il 110° e ultimo posto in questa classifica.
Depositi bancari
Gradutoria delle prime e delle ultime 10 città. In euro
Posizione | Provincia | Valore | Punteggio |
---|---|---|---|
Le prime dieci | |||
1 | Milano | 73.493 | 1.000,00 |
2 | Bolzano | 35.660 | 485,2 |
3 | Trieste | 33.520 | 456,1 |
4 | Roma | 30.968 | 421,4 |
5 | Siena | 30.305 | 412,4 |
6 | Sondrio | 29.683 | 403,9 |
7 | Bologna | 27.183 | 369,9 |
8 | Trento | 25.370 | 345,2 |
9 | Verona | 25.195 | 342,8 |
10 | Modena | 23.673 | 322,1 |
Le ultime dieci | |||
101 | Ogliastra | 6.230 | 84,8 |
102 | M.Campidano | 6.098 | 83 |
103 | Caserta | 5.952 | 81 |
104 | Isernia | 5.918 | 80,5 |
105 | Cosenza | 5.781 | 78,7 |
106 | Carbonia I. | 5.764 | 78,4 |
107 | Enna | 5.655 | 76,9 |
108 | Reggio C. | 5.306 | 72,2 |
109 | Vibo Valentia | 5.280 | 71,8 |
110 | Crotone | 5.136 | 69,9 |
Fonte: elaborazione su dati Abi/Istat |
È quanto emerge osservando la graduatoria relativa ai depositi bancari per abitante (elaborazione su dati Abi/Istat al 31 dicembre 2016), uno dei sette indicatori che vanno a comporre la macro-area “Ricchezza e consumi”, la prima delle sei categorie in cui sono suddivise le “tappe” per arrivare alla pagella finale della Qualità della vita 2017.
Spulciando tra i territori, emerge che - a parte la dominante Milano - solo quattro province possono contare su depositi bancari per abitante superiori a 30mila euro: oltre alle già citate Bolzano e Trieste, in questo raggruppamento di testa si piazzano Roma al quarto posto (con 30.968 euro) e Siena al quinto (30.305 euro). A seguire troviamo un drappello di venti province che fanno registrare risparmi superiori ai 20mila euro. Eccetto Firenze (al 19° posto con 21.158 euro) e Macerata (al 23°), per il resto si tratta di territori del Settentrione, in massima parte del Nord-Est (13 province) e per il resto suddivise tra Lombardia (Sondrio, Brescia, Monza-Brianza e Lecco) e Piemonte (Cuneo e Torino). In questo drappello si piazzano anche alcuni capoluoghi importanti come Bologna (7° posto con 27.183 euro), Venezia (al 13° con 22.654) e, appunto, Torino (25° posto con 20.084 euro), tutti molto distanti dalla capolista Milano.
Per trovare la prima provincia del Sud bisogna scendere fino al 65° posto, dove si colloca Bari, che conta depositi bancari per abitante pari a 12.352. euro. E che in questa classifica Sud e Isole facciano registrare i risultati meno positivi lo dimostra il fatto che dal 78° al 110° si piazzano 30 province meridionali. Le uniche due eccezioni sono rappresentate da Rieti (82esima con 8.228 euro) e Frosinone (83esima con 8.174) .
Un’ultima curiosità: al di sotto dei 10mila euro di depositi bancari per abitante si trovano ben 38 province, tra cui capoluoghi di regione come Napoli (al 73° posto con 9.961 euro, e primo territorio sotto questa soglia), Palermo (85° posto con 8.077 euro), e Potenza (88° posto con 7.684). Chiudono, infine, la graduatoria le province di Caserta, Isernia, Cosenza, Carbonia Iglesias, Enna, Reggio Calabria, Vibo Valentia e la maglia nera Crotone, tutte con depositi bancari sotto i 6mila euro per abitante.
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