Perquisizioni e acquisizioni documentali al Casinò e al Comune di Campione d’Italia. L’operazione è stata svolta dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Como, che ha passato al setaccio gli uffici del Casinò e dell’Amministrazione, portando via una serie di documenti utili a ricostruire un presunto peculato: la struttura, infatti, risulterebbe non versare al Comune il contributo annuo.
La Procura di Como procede per peculato
L’inchiesta giudiziaria è coordinata dalla Procura della Repubblica di Como, che ha delegato gli accertamenti investigativi della Guardia di finanza. In ballo ci sarebbe un giro milionario che potrebbe tornare utile alle non floride casse comunali. Ma non solo, perché l’ipotesi che si fa largo alla Procura è che dietro questo «sistema» si celerebbe un peculato. I carteggi acquisiti dalle Fiamme gialle finiranno sotto l’attenta analisi dei pubblici ministeri, che valuteranno l’effettiva esistenza dei reati.
Da due anni non sono versati i contributi
Il procedimento è stato istruito sulla base di una accurata denuncia del sindaco di Campione d’Italia, Roberto Salmoiraghi. L’esposto, presentato alcuni mesi fa, quando era consigliere di minoranza, potrebbe far emergere il presunto giro illecito. Oggetto dell’inchiesta sarebbe il mancato versamento, da due anni a questa parte, dei contribuiti che il Casinò deve versare al Comune di Campione, proprietario al 100% della casa da gioco.
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