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11/20 Arriva la Web tax dal 2019, escluse piccole imprese e agricoltori

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    VOTO DI FIDUCIA AL SENATO

    Dai bonus per i giovani, al pacchetto pensioni e famiglia: tutte le misure della manovra

    Risorse da 50 milioni l'anno per stabilizzare oltre 2mila cervelli precari degli enti di ricerca. Mini-taglio del super-ticket sanitario. Stabilizzazione del bonus bebè ridotto a 480 euro annui (40 euro al mese) dal 2019. Istituzione del nuovo Fondo di ristoro finanziario destinato a risarcire i risparmiatori rimasti vittime di «danno ingiusto» per il crack delle banche. Sono queste le principali novità contenute nel disegno di legge di bilancio licenziato dalla commissione Bilancio del Senato, ora al rush finale per il voto di fiducia in Aula. Misure che arricchiscono un provvedimento ricco di bonus già nella versione approvata in consiglio dei ministri. Si spazia da quelli per l'assunzione di giovani under35, a quelli per gli abbonamenti di treno e bus, nonché la risistemazione di giardini, ai bonus per la formazione hi-tech dei dipendenti. Via libera poi anche all'esenzione dei lavoratori appartenenti a 15 attività “gravose” dall'aumento automatico dell'età pensionabile a 67 anni nel 2019. E alla Web tax dal 2019 (escluse piccole imprese e agricoltori)

    11/20 Arriva la Web tax dal 2019, escluse piccole imprese e agricoltori

    Dopo annunci , riscritture di testi e correzioni dell'ultima ora, la versione della Web tax approvata in commissione restringe la platea dei soggetti coinvolti, poiché esclude le imprese agricole, i soggetti che hanno aderito al regime forfettario e i cosiddetti “minimi”. Prevista l'entrata in vigore a partire però solo dal 1° gennaio 2019 dell'imposta sulle transazioni digitali. Si tratta di una flat tax del 6% da applicare alle prestazioni di servizi effettuate con mezzi elettronici. Capire ora cosa sarà realmente tassato non è del tutto facile. Sono ben tre, infatti, i provvedimenti attuativi che dovranno rendere operativa la nuova imposta digitale. Per le prestazioni di servizi dei soggetti non residenti senza stabile organizzazione nel territorio dello Stato, entrano in gioco le banche e gli intermediari finanziari che operano in Italia. A loro viene affidato il ruolo di sostituti d'imposta e dovranno applicare una ritenuta d'imposta con obbligo di rivalsa sul soggetto che percepisce i corrispettivi.

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