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6/20 Pensioni, ok alle esenzioni da «quota 67»

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    VOTO DI FIDUCIA AL SENATO

    Dai bonus per i giovani, al pacchetto pensioni e famiglia: tutte le misure della manovra

    Risorse da 50 milioni l'anno per stabilizzare oltre 2mila cervelli precari degli enti di ricerca. Mini-taglio del super-ticket sanitario. Stabilizzazione del bonus bebè ridotto a 480 euro annui (40 euro al mese) dal 2019. Istituzione del nuovo Fondo di ristoro finanziario destinato a risarcire i risparmiatori rimasti vittime di «danno ingiusto» per il crack delle banche. Sono queste le principali novità contenute nel disegno di legge di bilancio licenziato dalla commissione Bilancio del Senato, ora al rush finale per il voto di fiducia in Aula. Misure che arricchiscono un provvedimento ricco di bonus già nella versione approvata in consiglio dei ministri. Si spazia da quelli per l'assunzione di giovani under35, a quelli per gli abbonamenti di treno e bus, nonché la risistemazione di giardini, ai bonus per la formazione hi-tech dei dipendenti. Via libera poi anche all'esenzione dei lavoratori appartenenti a 15 attività “gravose” dall'aumento automatico dell'età pensionabile a 67 anni nel 2019. E alla Web tax dal 2019 (escluse piccole imprese e agricoltori)

    6/20 Pensioni, ok alle esenzioni da «quota 67»

    Via libera della commissione bilancio al Senato a una parte del pacchetto presentato dal governo ai sindacati lo scorso 21 novembre nell'incontro (con via libera di Cisl e Uil e no della Cgil). Da palazzo Madama è arrivato il primo sì all'esenzione dei lavoratori appartenenti a 15 attività “gravose” dall'aumento automatico dell'età pensionabile a 67 anni nel 2019. Lo stop riguarda 14.600 soggetti nel 2018 che crescono a oltre 20mila unità negli anni successivi. Costo dell'operazione quasi nullo il prossimo anno, poi si sale a 100 milioni nel 2019 fino ad arrivare a quota 300 milioni a regime per tutto il pacchetto correttivo della manovra votato dalla commissione Bilancio di Palazzo. Ora la partita sulle pensioni si sposta alla Camera. Nel passaggio del disegno di legge di bilancio a Montecitorio arriverà un nuovo emendamento del Governo per allargare il bacino dell'Ape social alle quattro nuove mansioni faticose esentate da “quota 67” (braccianti, marittimi, pescatori e siderurgici in aggiunta alle 11 iniziali) e per rafforzare il bonus contributivo per facilitare l'accesso all'anticipo pensionistico delle donne. Proprio alla Camera maggioranza e opposizione potrebbero tentare di inserire la proroga a tutto il 2019 dell'Ape social e dell'opzione donne anche se lo scoglio delle scarse risorse a disposizione per questi ritocchi appare arduo da superare.

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