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TECNOFINANZA

Sabatini (Abi): il Fintech rende più urgente una maggiore educazione finanziaria

  • – di Redazione online
Il direttore generale dell’Abi Giovanni Sabatini
Il direttore generale dell’Abi Giovanni Sabatini

«Lo sviluppo del digitale rende necessaria una consapevolezza degli utenti dei servizi di queste entità». Secondo il direttore generale dell’Abi Giovanni Sabatini, audito oggi dalla Commissione Finanze della Camera per l’indagine conoscitiva sullo sviluppo della tecnologia in ambito finanziario, «proprio la facilità e immediatezza con cui oggi si può avere accesso a operatori finanziari richiede che ci sia maggiore educazione finanziaria». Sabatini ha poi aggiunto che l’altra faccia della medaglia è che le nuove tecnologie possono aiutare nell’educazione finanziaria. Soprattutto a favore dei giovani: «È chiaro che con una app si può fare istruzione finanziaria».

Per le banche italiane il rapporto con Fintech è la priorità
«Le banche italiane già oggi pongono il rapporto con le Fintech fra le proprie priorità», ha sottolineato il direttore generale dell’Abi. Sabatini ha citato i dati di un censimento secondo cui «più del 70% delle banche italiane analizzate hanno già lavorato per sviluppare relazioni con start- up e Fintech». La spesa delle banche in tecnologia ha raggiunto i 4,5 miliardi e s econdo le rilevazioni di Abilab, il centro ricerca sull’innovazione promosso dall’Abi, per oltre il 90% del campione il sistema crescerà ancora il prossimo anno o resterà costante.

In Italia 136 Fintech
Ad oggi, ha spiegato Sabatini, «lo scenario italiano è costituito da 136 Fintech che hanno lanciato 145 iniziative» di cui 53 per piattaforme sulla raccolta online. Tra le iniziative la creazione di fondi di investimento dedicati, sia italiani che internazionali, partnership commerciali. Investimenti mirati nel capitale di alcune start-up Fintech, la creazione di acceleratori ed incubatori per lo sviluppo di Fintech, osservatori internazionali per attività di scouting sulle innovazioni Fintech e attività di ricerca e sviluppo congiunta con il mondo Fintech.

«Regole a Fintech ma no ostacoli innovazione»
Secondo Sabatini l’innovazione della finanza, fintech, non deve essere ostacolata ma a essa vanno comunque applicate delle regole per evitare zone d’ombra sulle garanzie per i consumatori e la solidità della vigilanza. La posizione dell’associazione condivisa dal settore bancario europeo e globale, ha aggiunto, è quella di «facilitare la creazione di ambienti di sperimentazione (sandbox) per accelerare l’innovazione prima poi di metterle in pratica». Sabatini ha chiesto che venga applicato il principio di «stessi servizi, stessi rischi, stesse regole, stessa vigilanza» a prescindere dei soggetti che li forniscono.

Per questo il dg Abi ha messo in evidenza la necessità di creare un terreno di gioco comune e applicare al mondo Fintech un quadro prudenziale di vigilanza, di recupero e di risoluzione e un sistema di garanzia dei depositi come quello previsto per le banche nel CRR, BRRD e DGSD. Per questo, ha aggiunto, occorre assicurare che la regolamentazione non ostacoli il processo di innovazione, ma favorisca investimenti in nuove tecnologie delle banche e delle Fintech. Infine, ha concluso Sabatini, bisogna favorire la vigilanza delle Autorità competenti su società non bancarie che offrono servizi «simil banca» al fine di assicurare la parità di trattamento.

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